STORIE DELL’ARTE
Le esposizioni di arte contemporanea allestite all’ultimo piano di Palazzo dei Musei vengono raccontate dai protagonisti

incontro con Giuseppe Berti, Emanuele Filini, Gianni Ruspaggiari, Nino Squarza
introduce Alessandro Gazzotti

CONTINUANO LE STORIE DI PALAZZO DEI MUSEI CON I PROTAGONISTI DELL’ARTE DEL NOVECENTO A REGGIO EMILIA
Sono le storie il fil rouge dell’estate dei Musei reggiani, in questi giorni protagonisti della vita della città dopo l’inaugurazione dei nuovi spazi di Palazzo dei Musei che in un mese dalla sua apertura ha raggiunto i 22.785 visitatori.
Storie per tutti i gusti, storie dell’arte, storie naturali, storie nostre e storie dell’altro mondo, storie d’autore e storie di oggetti, questa è la modalità con cui il pubblico sarà accompagnato nei mesi estivi a conoscere più da vicino le nuove installazioni del museo, tra incontri, letture, visite guidate, proiezioni di film e spettacoli.

Il secondo appuntamento, martedi’ 17 giugno alle ore 21 presso il chiostro di Palazzo dei Musei, è dedicato alla mostra PROVINCIA NON PROVINCIA. DALL’INFORMALE ALLE POETICHE DELL’OGGETTO, allestita all’ultimo piano. La mostra rappresenta la prima tappa di una serie di percorsi di approfondimento sui momenti significativi del dibattito artistico della città; questa prima esposizione tratta il periodo che va dal 1959, anno della famosa “contromostra” dell’Isolato San Rocco, alla seconda metà degli anni Sessanta.
Anni cruciali proposti attraverso le opere di Bruno Olivi, Vivaldo Poli, Angela Bergomi, Nino Squarza, Mario Pini, Marco Gerra, Omero Ettorre e Vittorio Cavicchioni con l’incursione del non reggiano Pirro Cuniberti, quale esempio di un periodo in cui Reggio catalizzava verso di sé le migliori energie creative del momento.
Quattro i protagonisti della serata: due dei maggiori esponenti dell’arte del Novecento a Reggio Emilia, Nino Squarza e Gianni Ruspaggiari, e due loro compagni di percorso nonché intellettuali d’eccezione; il noto storico dell’arte Giuseppe Berti e Emanuele Filini, autore del noto Dizionario degli artisti reggiani. Intervistati da Alessandro Gazzotti, attraverso le loro competenze e i loro ricordi personali permetteranno agli spettatori non solo di imparare qualcosa sull’arte degli anni Sessanta a Reggio Emilia, ma di rivivere, o immaginare, quel momento di grandi passioni e di vivacissimo fervore culturale.
La figura essenziale di Vivaldo Poli, la presenza degli intellettuali del Gruppo 63, il passaggio dall’informale alle poetiche dell’oggetto e alle neoavanguardie, i contatti con i maggiori artisti, poeti e scrittori italiani, l’esperienza di rottura di Fiumalbo sono solo alcune delle innumerevoli storie che rivivranno nell’affascinante cornice del Chiostro dei Marmi Romani dei Musei Civici.