Una Notte al Museo

30 Nov 2013, 19.00

fragments
[FRAGMENTS] è il progetto elettronico di Riccardo Spaggiari.

Esplorando i confini tra ambient ed elettronica sperimentale singoli frammenti sonori vengono fusi in un flusso di suoni ipnotici e atmosfere oniriche dove le melodie dell’handpan fluttuano su tappeti di synth, tra echi shoegaze e ritmiche downtempo.

[FRAGMENTS] viene presentato per la prima volta in concerto a Londra nel dicembre 2012 e a febbraio 2013 esce il primo doppio singolo “A Quake” prodotto da Yalla Records.
Durante la primavera 2013 il pezzo “Constellation” viene selezionato per le compilation internazionali “12.12.12 Project” (Loopers Delight) e “Element/02” (The Future Elements).
Il primo album “Evoluzioni” viene pubblicato in formato CD/Digital da Yalla Records il 6 settembre 2013.
Dalla traccia “Evolution/Dissolution” viene prodotto un video.

Riccardo è un polistrumentista di Reggio Emilia, suona batteria, handpan, percussioni orientali e strumenti elettronici. Dal 2003 suona come percussionista con gli Ataraxia prendendo parte a tour in Europa, Sud America, Cina e registrando sette album negli anni successivi. Nel 2011 inizia a sperimentare con il progetto di live looping Masala. Dal 2012 suona la batteria con il gruppo post-rock Amp Rive e nel corso dell’anno si esibisce anche in numerosi concerti da solista, tra cui l’International Live Looping Festival di Firenze, il festival europeo delle percussioni “Percfest” e la finale italiana del Boss Live Looping World Championship. Collabora inoltre con Fantom Media & Film sonorizzando video.

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[FRAGMENTS] – Recensioni del disco EVOLUZIONI (Settembre 2013/Yalla Records)

SHIVER WEBZINE

Il nome riflette ciò che si è, in questo caso ciò che si fa. Riccardo Spaggiari è un polistrumentista di Reggio Emilia con alle spalle tante esperienze musicali internazionali e questo esordio con il suo nuovo progetto Fragments è la prima grande prova da solista. Il disco è composto da 8 tracce per un totale di 32 minuti  ed è dominato per intero da un senso di armonia che va al di là della solita ambient.

L‘elettronica delicata riesce a formare veri e propri tappeti sonori sui quali danzano melodie orientali ottenute con la Handpan e echi lontanissimi di shoegaze, tutto viene frammentato e ricomposto, tutto viene ovattato e ripulito con grande sapienza e il risultato è un lungo flusso sonoro che disperde l’orecchio e la mente. Qua e là si sentono le basi down-tempo a scandire i ritmi del viaggio e tutto intorno domina l’atmosfera onirica che provoca nell’ascoltatore un senso di grande pace e serenità; tutto sembra immobile e pacato e anche la delicatezza degli intermezzi fra una traccia e l’altra sembra progettata proprio per concedere un attimo di ossigeno prima di ripiombare in un sogno ipnotico. Alcune tracce come “Constellation” e “Coronae Borealis” spiccano sulle altre per la grande energia che riescono ad infondere senza perdere delicatezza e tono, altre invece come “Stargazer pt 1″ e “Stargazer pt 2″ sono l’estremo riposo mentale. Il disco nasce e cresce in tutte le sue componenti sonore e stilistiche fino a spegnersi improvvisamente.

Il lavoro è stato presentato nel 2012 a Londra ed ha subito fatto colpo in tutta Europa, alcune tracce sono state scelte per compilation e a Settembre è stato licenziato da un etichetta italiana, finalmente qualcosa di nostro e di innovativo. Certo è che per osannare 30 minuti di musica bisogna stare con i piedi per terra, probabilmente vi sembrerà noioso ma credetemi vale la pena ascoltarlo. Rilassa anima e corpo e se riuscirete e a soffermarvi sui suoni e le atmosfere non ve ne pentirete.
(Marco Vivarelli)

IN YOUR EYES ZINE

[Fragments] è un progetto elettronico del percussionista Riccardo Spaggiari, al suo primo album, all’insegna di un’elettronica sperimentale tra ambient music e IDM, un flusso musicale ricercato, un viaggio elettronico onirico.

Spaggiari intraprende questo progetto solista per esplorare nuovi orizzonti nella musica elettronica sperimentale, una nuova frontiera per un percussionista versatile, già parte di altri progetti e membro dei gruppi Ataraxia (dal 2003) e Amp Rive (dal 2012). Un orientamento darkwave e post-rock dunque, ed ora un orizzonte musicale ampliato con l’elettronica.

Evoluzioni, questo il titolo della raccolta firmata [Fragments], esce ufficialmente a Settembre, ma è un progetto che sta in piedi da ben prima, infatti le composizioni di Spaggiari sono già state presentate in concerto a Londra sul finire dell’anno passato.

Oltre agli strumenti per la generazione di suoni elettronici e ai synth, Spaggiari si serve del particolarissimo handpan, strumento a percussione che genera un suono caldo e avvolgente, costituito da un guscio metallico lavorato che viene tenuto sulle ginocchia e suonato a mani nude. La questione legata a questo strumento è anche un po’ controversa, ad ogni modo si indica genericamente con handpan questi derivati da quello che si dice essere il modello originale, chiamato Hang, comparso in Svizzera all’inizio del nuovo millennio.

Ma tornando ad Evoluzioni, le melodie dell’handpan si diramano lungo tutto il disco (segnalo in particolare Evolution/Dissolution, Quake e Coronae Borealis), ma come dicevo c’è anche molto di più, sfido altrimenti a sostenere un intero disco di handpan! La commistione con l’elettronica e i tappeti di synth crea un flusso sonoro ipnotico e piacevolmente rilassante. Si sentono anche altre influenze, dalla musica ambient colta ad echi di shoegaze e post-rock (in particolare in Constellations), eredità anche della militanza di Riccardo nel gruppo Amp Rive.

Sicuramente un progetto molto interessante, da seguire con buone speranze e prospettive per un futuro di ulteriori esplorazioni elettroniche da parte del polistrumentista emiliano.
(Davide Siri)

SOUND BEHIND THE CORNER

Dal titolo del debutto, il vero esordio solista di Riccardo Spaggiari (delizioso percussionista ma è riduttivo il termine, più appropriato poli-strumentista del rumore, solidamente da anni membro degli  Ataraxia), si evince uno stadio ulteriore di Riccardo rispetto al passato.

Si dovrebbero chiamare così anche gli album futuri perché Riccardo Spaggiari oggi non è quello di ieri e ci scommetto non sarà il Riccardo di domani, la sua sete musicale è insaziabile, la voglia di sperimentare, di mettersi continuamente in gioco, sono le fondamenta possenti del suo essere musicista.

Fu per altro la carta vincente che lo portò alla ‘corte’ degli Ataraxia, magma sonoro in costante discesa verso le zone più intime della sua grande sensibilità: laggiù in fondo risiede lo Spaggiari più riservato e la sua trasmissione diventa il suono, le sue parole nascono tra le mani, le dita, i loop di questo album, le consonanze importanti di un ambient ombroso e riservato, ideale per meditare su tutto ciò che merita la Vostra attenzione, dalle cose più futili sino alle introspezioni migratorie del pensiero viaggiatore del’io interiore.

Parole importanti per sonorità raffinate: “Evoluzioni” continua idealmente la ‘gemma’ Masala, sbocciata per pochi mesi ma il cui fiore ha prodotto questo frutto, allegoria di una vita che si rinnova nel propagarsi tramite le onde, le vibrazioni vitalizzanti delle otto tracce, così tra loro complementari ed omogenee, da rompere il meccanismo di tracklist per divenire vera armonia sinfonica, esteticamente limpida, complessa nell’esecuzione, il frutto di incroci e meccanismi sovrapposti in strati paralleli e convergenti di scintille intellettuali.

Fu “A Quake” ad annunciare la genesi di [Fragments] e proprio quel brano si pone come punto fermo nella musicalità del compositore emiliano, un ambient-world che di Masala in se porta ancora il seme etnico di certe piccole schegge all’interno, disciolte nella tracklist.

Liquidi suoni di handpan, un richiamo ad etnie raffinate, senza bacchette come sempre, sono le mani il transfer psichico di Riccardo anche in questa forma splendida di idiofono dalle vibrazioni ancestrali (strumenti diffusi nelle culture africane o centro americane), vibrazioni che ci riportano agli stadi arcaici dell’energia sottile, quella che quotidianamente dimentichiamo ma che occulta in noi si propaga grazie alla musica.

“Constellations”: ora la musica punta gli spazi infiniti, estensioni attorno a noi, dentro noi, onde sonore che si propagano nei loop di synth che sono forte struttura, solida base su cui l’handpan interviene nel dare brio al flusso elettronico, anche acustico con le chitarre di Sarco e Gualtiero Venturelli, ricchezze di un album fatto di frammenti d’esistenza e proprio con un frammento elegiaco vi invito all’ascolto di una delle vie verso l’Arte di Riccardo Spaggiari:
(Nicola Tenani)

L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione

Info:

0522 456477 Musei Civici – uffici, via Palazzolo, 2
(da lun a ven: 09.00 – 13.00 / mar, gio: 14.00 17.00)
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
orari di apertura
musei@comune.re.it