Nobili

UN FISICO ALLA CORTE DEL GRANDUCA

Leopoldo Nobili nasce nel 1784 a Trassilico, in Garfagnana. Si forma presso la Scuola militare del genio e dell’artiglieria di Modena. Lavora per quattro anni a Gardone Val Trompia come direttore della “Reale manifattura d’armi da fuoco e da taglio”, dove si interessa dei metalli e della loro lavorazione. Nel 1812 parte volontario con Napoleone per la Campagna di Russia, durante la quale si merita l’insegna dei prodi e la legione d’onore. Nel 1814 abbandona la carriera militare per dedicarsi completamente agli studi; mantenendo tuttavia il suo impegno politico e civile. Già inquisito nel 1821 per cospirazione, nel 1831 dopo l’insurrezione di Reggio Emilia contro il duca estense, è nominato ministro del governo provvisorio, di cui suo padre è presidente. Alla caduta del governo, entrambi sono condannati in contumacia. Si rifugia prima a Marsiglia, poi a Parigi. Con l’intercessione del fisico Vincenzo Antinori viene invitato dal Granduca Leopoldo II che lo nomina professore di Fisica nel suo Gabinetto privato, poi al Museo di Firenze. Qui muore nel 1835, a soli 51 anni. La sua tomba è tra quelle dei grandi, in S. Croce.
L’epoca di Nobili è quella delle importanti scoperte in campo elettrico e magnetico: nel 1800 Volta inventa la pila elettrica, nel 1820 Oersted scopre l’elettromagnetismo e Ampère gli effetti magnetici della corrente elettrica, nel 1827 Ohm enuncia la legge sulla resistenza elettrica e nel 1831 Faraday scopre l’induzione elettromagnetica. Leopoldo Nobili abbraccia queste ricerche, con un approccio sperimentale e pratico, che sfocia nella costruzione di molteplici strumenti, in collaborazione con Vincenzo Antinori e con il fisico parmense Macedonio Melloni. Tra le sue invenzioni spiccano la pila termoelettrica, che applica il principio della termocoppia, la metallocromia, un galvanometro di precisione, capace di misurare anche le deboli correnti di origine biologica, e la calamita scintillante, uno dei primi apparecchi a induzione elettromagnetica capace di trasformare l’energia meccanica in energia elettrica.(S.C.)
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