Collezione “Lazzaro Spallanzani”

I “ricordi personali” e i reperti vegetali

La prima saletta ospita oggetti di arredo e ricordi personali dello Spallanzani: tavolini, consolles, soprammobili, quadri, ricordi del viaggio in Turchia. Si tratta di oggetti in cui la funzione di arredo e decorativa non è comunque disgiunta dall’interesse dello scienziato per la materia naturale utilizzata nel realizzarli. Così i tavolini in pietra di Jano, in marmo di Serravezza, in “lumachella rarissima”, i vasi in alabastro, i fiori e gli uccelli realizzati con conchiglie, il raro e prezioso gioco della dama in ambra, le piccole sculture in marmo, diventano un ricercato campionario di materiali, impreziositi dalle eleganti lavorazioni.
Alle pareti grandi quadri, ottenuti dallo stesso Spallanzani assemblando le tavole zoologiche delle ”Historiae Naturalis” di Johannes Jonston (1657). Nella saletta trovano anche posto la maschera mortuaria dello scienziato, il bozzetto della statua a lui eretta a Scandiano e i reperti vegetali, tra cui l’erbario.