Collezione “Lazzaro Spallanzani”

Il regno minerale

Nell’allestimento, quasi a costituire un ponte tra il regno animale e quello minerale, è posta la vetrina dei fossili che comprende una pregevole raccolta di pesci fossili dal giacimento di Bolca (VE). Minerali e rocce sono suddivisi, secondo Haüy, in cinque classi: Sostanze acidifere, Sostanze terrose, Sostanze combustibili non metalliche, Sostanze metalliche e Prodotti vulcanici. Tra i reperti sono presenti stalattiti e concrezioni calcaree, montate su fulcri dorati, un campionario di marmi in tavolette levigate, cristalli di minerali diversi, una raccolta di sali dalle miniere austriache e, infine, i Prodotti Vulcanici, raccolti nel viaggio compiuto dallo Spallanzani alle due Sicilie nel 1788, nel corso del quale salì l’Etna, lo Stromboli e il Vesuvio, per analizzarne le emissioni gassose e raccogliere numerose casse di materiali. Accanto ai campioni di interesse scientifico, la ricerca di un effetto estetico e decorativo è documentata dalla presenza di numerosi campioni lavorati, lastre lucidate, cristalli artificialmente sfaccettati, come le delicate ed eleganti scatoline con coperchio in agata, e dalla scelta di campioni particolarmente colorati e “figurati” come le “lumachelle” ricche in fossili, i calcari dendritici, in cui gli ossidi di manganese disegnano figure arborescenti, e le pietre paesine, in cui ossidazioni variamente dislocate danno origine a paesaggi fantastici.