Galleria Parmeggiani

Sale Escosura

Distribuiti in due sale a lui dedicate, gli oltre trenta dipinti di Escosura consentono di approfondire le caratteristiche della sua produzione pittorica, qui non solo rappresentata dalle più note scene storiche ma anche da composizioni di paesaggio, nature morte, ritratti. Molto già si è detto della passione collezionistica e antiquariale di questo artista, a cui appartiene anche un ben articolato curriculum di pittore inserito a buon diritto nei panorami della pittura francese e spagnola dell’Ottocento. Piena e convinta è in Escosura l’adesione al Romanticismo storico: nei suoi quadri migliori la scelta del soggetto si fissa su episodi storici in particolare del XVII e XVIII secolo che hanno per protagonisti “grandi uomini” colti in momenti culminanti della loro biografia. Citata da tutte le fonti è infatti l’abilità di copista del pittore (sue copie di celebri opere spagnole sono conservate al Louvre) e la sua capacità di riproporre le caratteristiche stilistiche dei pittori protagonisti dei suoi dipinti.

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    Accanto al tema della rappresentazione degli artisti (un’immersione a tutto campo in trine, merletti, parrucche e ciprie settecentesche è il coloritissimo Primo concerto di Mozart, mentre Il dialogo tra Maria Stuarda e Rizzio si svolge in un’atmosfera di più raccolta intimità, davanti all’immancabile camino ancor oggi presente nella Galleria di Reggio Emilia) si impone il tema dei regnanti, a volte sorpresi in atteggiamenti di pacata quotidianità (Francesco I e la dama di corte), oppure in momenti storici salienti (L’abdicazione di Carlo I d’Inghilterra). Spesso nelle opere di Escosura l’interesse, più che per i personaggi raffigurati, si sposta decisamente sulla descrizione degli arredi e degli abiti. Le sue opere, raffinate e piacevoli per il gusto meticoloso della descrizione e il fare pittorico puntiglioso, quasi “porcellanato”, ci restituiscono garbate raffigurazioni di ambienti domestici nobiliari animate da semplici scenette (La lettura del cardinale, Gran sala nel castello di Blois, La lettura, Dichiarazione d’amore, Santa Maria, Il bagno della principessa). Molto meno interessante pare la produzione di vedute e paesaggi, come pure la ritrattistica, ferma su ben collaudati modelli accademici.