Museo di Storia della Psichiatria
Prima sala: cronologia
Dal ‘500 all’800

In questo periodo sorsero in tutto il Paese istituzioni permanenti (come ospizi, ricoveri, ospedali) che avevano il compito di aiutare, ma anche isolare e controllare, poveri e vagabondi il cui numero era in rapida crescita: fra questi, anche un certo numero di persone che oggi chiameremmo malati di mente.
Risale al 1702 la realizzazione di un cabreo, cioè un grande inventario illustrato e corredato da mappe, in cui vennero minutamente descritte le entrate ricavate dal possesso di edifici in città e da appezzamenti di terreno. All’epoca il San Lazzaro disponeva di un grande patrimonio, basato sulle rendite agrarie; il complesso, a corte chiusa e circondato da vasti campi, veniva condotto da un fattore.
Durante l’invasione delle truppe spagnole nel 1655 l’Ospizio – isolato e indifeso – venne usato come retrovia e si trovò esposto a saccheggi e violenze, che portarono alla distruzione anche dell’Archivio: non ci è rimasta documentazione relativa alle cure prestate, ma le condizioni degli ospiti non dovevano essere ottimali, tanto che nel 1754 il duca Francesco III d’Este (signore di Modena e Reggio) cercò senza successo di migliorare le cure qui prestate ai malati di mente.

1655 Invasione e saccheggio del S. Lazzaro da parte delle truppe spagnole
1664 Thomas Willis pubblica il libro Cerebri anatome, in cui descrive l’anatomia del Sistema Nervoso Centrale
1751 Diderot e d’Alembert pubblicano l’Encyclopédie
1789 Rivoluzione francese
1793 Philippe Pinel libera dalle catene i malati di mente all’Hopital La Salpétrière di Parigi
1805 Jean-Étienne Dominique Esquirol pubblica Les passions considerées comme causes, symptomes, et moyens curatifs de l’alienation mentale