Museo di Storia della Psichiatria
Seconda Sala: le tematiche
La ricerca scientifica

Nell’epoca della psichiatria positivistica, il San Lazzaro si impose come un modello anche per quanto riguarda la ricerca scientifica.
È durante la direzione di Luigi Biagi che avvenne l’introduzione sistematica delle cartelle cliniche, mentre con Carlo Livi ci furono le innovazioni più significative: nel 1874 il San Lazzaro divenne sede della Clinica Psichiatrica dell’Università di Modena. I corsi erano frequentati dagli studenti di medicina e di legge. La Clinica, divenuta “psichiatrica e neurologica”, rimase a Reggio fino al 1908.
Con Livi e soprattutto con il suo successore Augusto Tamburini aumentò il numero dei laboratori scientifici (di istologia, antropologia, psicologia sperimentale, analisi chimiche, elettroterapia) e dei musei (craniologico e anatomico, oltre a quello degli strumenti di contenzione non più in uso).
A cavallo fra ‘800 e ‘900 a Reggio studiarono e lavorarono molti fra i futuri più importanti psichiatri italiani, come Enrico Morselli, Eugenio Tanzi, Arturo Donaggio, Giulio Cesare Ferrari.