LA NECROPOLI TERRAMARICOLA A INCINERAZIONE DELLA MONTATA
Iames Tirabassi

Domenica 25 gennaio, verrà presentata una sintesi dello studio effettuato da Iames Tirabassi sulla necropoli terramaricola a cremazione della Montata. Lo scavo d’emergenza, effettuato negli anni Cinquanta del secolo scorso dall’allora direttore Mario Degani, rappresenta, nonostante le condizioni precarie di scavo e le sfortunate vicissitudini del restauro, la più corposa necropoli d’incinerati dell’età del bronzo rinvenuta in Emilia Romagna (ben 140 tombe) prima degli scavi condotti dal Museo Civico di Modena a Casinalbo fra 1994 e 2009 (oltre 600 sepolture). Queste ultime scavate con rigoroso metodo scientifico e ora esposte in mostra al Museo di Modena, consentono di rivedere anche alcuni dati della Montata. Nonostante ciò possiamo dire che Degani, pur non essendo archeologo, fu in grado di riconoscere l’area destinata al rogo e di raccogliere al suo interno numerosi reperti che ora, alla luce di quelli nuovi modenesi, consentono di comprendere il rito della cremazione. Lo studio antropologico pionieristico dei resti cremati delle nostre urne e l’analogia fra le due necropoli ha fatto sì che il prof. Andrea Cardarelli, curatore della mostra, abbia deciso di esporre anche alcuni reperti della Montata. Peraltro già nel 2000 le due necropoli furono presentate al convegno di Lipari a nome di Cardarelli-Tirabassi.