NOI
Storie di comunità, idee, prodotti e terre reggiane

Ritratti di un paesaggio

Andrea Artoni
47 anni, vice presidente dell’Associazione per la valorizzazione della prugna di Lentigione

«Uno dei miei primi ricordi di bambino è che mi svegliavo nei pomeriggi d’estate all’ombra dei filari di frutta. A casa nostra, infatti, coltiviamo le prugne zucchelle da generazioni. Mio papà Gianmario si rivolgeva al mercato all’ingrosso, io ho cercato di vendere direttamente al negozio e poi ho iniziato a commercializzare la marmellata. Mio padre diceva che si doveva iniziare a vendere le prugne “quând al rezdōri cumîncen a bòjer”, cioè quando le donne di casa iniziavano a fare le marmellate. Ma fare la marmellata oggi è un lavoro e così noi dell’Associazione abbiamo pensato di produrla per tutti. Ci siamo fatti fare un protocollo di lavorazione, da cui abbiamo ricavato la ricetta per la marmellata più semplice possibile. Solo frutta e un poco di zucchero aggiunto. Abbiamo poi individuato un laboratorio a conduzione familiare a Carpineti, sulle colline reggiane, che ci fa un prodotto buonissimo. La prugna di Lentigione è ideale per fare le marmellate, perché ha un altissimo contenuto di zuccheri. La terra di qui ha, infatti, caratteristiche organolettiche particolari che rendono la prugna zucchella ancora più buona. Per questo motivo il comune di Brescello, di cui noi siamo una frazione, ha fortemente voluto che noi produttori ci riunissimo, anche i più piccoli. L’idea è valorizzare la prugna che nasce proprio qui. Finora ci confondevano con quelle del parmense. Buonissime pure loro, ma la nostra è una prugna speciale. Lo aveva capito anche Maria Luigia. Ma questa è un’altra storia…».

  • ANDREA ARTONI - 47, vice president of the Association for the valorisation of the Lentigione plum.

    «One of my first childhood memories was of waking up in summer afternoons in the shade of orchard trees. In fact, my family has been growing zucchella plums for generations. My father Gianmario focused on the wholesale market whereas I’ve tried to sell directly to shops and then I started selling jam. My father would say it was time to sell plums “quând al rezdōri cumîncen a bòjer”, when the women of the house start making jam. But today jam production is a job and our Association aims to produce it for everyone. We drafted a production protocol from which we selected the simplest possible jam recipe. Only fruit and a little added sugar. Then we identified a small family- run laboratory in Carpineti on the Reggio Emilia hills, which produces an excellent product. The Lentigione plum is ideal for making jams due to its high sugar content. Indeed, the unique organoleptic characteristics of the local lands enhance the goodness of zucchella plums. This is why the municipality of Brescello, which we belong to, has strongly desired the coming together of producers, even the smallest ones. The idea is to valorise our local plum. Until now it was often mistaken for plums from the province of Parma. Which are also delicious, but different from our special plums. Maria Luigia also understood this. But that’s another story…».

Andrea Artoni