AGORA di A. Amenabar (2009) 128’
introduzione di Daniela Paini, Liceo Classico-Scientifico “Ariosto – Spallanzani”, Reggio Emilia

Giovedì 23 luglio alle ore 21.00 presso i Musei Civici, si conclude la XVI rassegna “Cinema tra le rovine” con la proiezione del film “Agorà “, opera del regista franco-cileno Alejandro Amenábar.
Uscita in Italia nel 2010, la pellicola racconta la vita e la morte dell’ultima grande intellettuale pagana di Alessandria d’Egitto. Matematica, astronoma, filosofa, guida della prestigiosa scuola neoplatonica che qui era nata tempo prima, Ipazia si trovò a vivere in un periodo particolarmente instabile e turbolento della città. Tra la fine del IV e l’inizio del V sec. d.C., infatti, i rapporti tra le varie comunità di pagani, cristiani ed ebrei divennero qui sempre più tesi, fino a sfociare nel massacro della filosofa, avvenuto nel marzo del 415 d.C. per mano di monaci cristiani seguaci del vescovo Cirillo.
Nel raccontare la tragedia umana di Ipazia, il film rappresenta anche il dramma di un’intera città e di un’epoca storica lacerata e divisa, in cui – come ha dichiarato lo stesso regista – la ragione è stata soffocata e distrutta dal fanatismo.

Il film:
Alessandria d’Egitto. Seconda metà del IV secolo dopo Cristo. La città in cui convivono cristiani, pagani ed ebrei è anche un vivo centro di ricerca scientifica. Vi spicca, per acume e spirito di indagine, la giovane Ipazia, figlia del filosofo e geometra Teone. Ipazia tiene anche una scuola in cui l’allievo Oreste cerca di attirare la sua attenzione. C’è però anche un giovane schiavo, Davus, attratto dalla sua bellezza e dalla sua cultura. Col trascorrere degli anni la tensione tra gli aderenti alle diverse religioni diviene sempre più palese e finisce col divampare vedendo il prevalere dei cristiani i quali godono ormai della compiacenza di Roma (anche se non di quella di Oreste divenuto prefetto).

in collaborazione con Ufficio Cinema del Comune