LE MEMORIE DELL’ARTE

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presentazione del libro

LE MEMORIE DELL’ARTE. Scritti in ricordo di Elio Monducci

a cura di Elisabetta Farioli, Angelo Mazza, Massimo Mussini

Un volume di scritti artistici per ricordare Elio Monducci, carismatica personalità della nostra città

Alla presentazione parteciperanno il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi; Gianni Borghi, presidente Fondazione “Pietro Manodori”; Andrea Lo Bianco, responsabile Area Reggio Emilia del Banco S.Geminiano e S.Prospero; Alessandro Dalla Salda, amministratore delegato Pallacanestro Reggiana; Mons.Tiziano Ghirelli, Ufficio Diocesano Beni Culturali della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla; Giuseppe Adriano Rossi, presidente Deputazione Storia Patria – sezione di Reggio Emilia e Jadranka Bentini, già soprintendente per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia

Venerdì 20 novembre 2015 alle ore 18.00 presso l’Aula Magna “P. Manodori” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia in viale Allegri 9 a Reggio Emilia verrà presentato il volume Le memorie dell’arte. Scritti in ricordo di Elio Monducci, NFC edizioni.

A tre anni dalla scomparsa di Elio Monducci i Musei Civici di Reggio Emilia, per ricordare il suo importante contributo alla conoscenza del patrimonio storico – artistico del territorio, hanno voluto rendergli omaggio promuovendo la pubblicazione di un volume dall’alto spessore scientifico e artistico.

Il libro – curato da Elisabetta Farioli, Massimo Mussini, Angelo Mazza – si presenta come una ricca raccolta di studi inediti sulla la storia dell’arte locale, i suoi protagonisti o i monumenti che ancora caratterizzano la nostra città, ma contiene anche sentiti ricordi dello studioso reggiano e omaggi alla sua carriera.

Ne emerge un suggestivo spaccato delle arti a Reggio Emilia, dalla rievocazione di personaggi importanti come Marianna Prampolini Tirelli (a cura di Alessandra Bigi Iotti), alla ridefinizione della produzione di protagonisti del Rinascimento italiano come Cesare Cesariano (a cura di Massimo Ferretti) o del Seicento emiliano come Camillo Gavassetti (a cura di Angelo Mazza), scoperte importanti di oggetti provenienti da Reggio conservati presso musei internazionali come il Victoria and Albert Museum (a cura di Massimo Mussini), o rinvenimenti di inediti documenti d’archivio inerenti monumenti della nostra città come la cattedrale (a cura di Angelo Spaggiari), artisti legati a corti limitrofe a Reggio, quali Pier Francesco Mola (a cura di Giulio Zavatta) o Pompeo Pedemonte (a cura di Giancarlo Grassi), o Giuseppe Piermarini (a cura di Mauro Severi), nuove scoperte sul produzione incisoria a Reggio (a cura di Zeno Davoli) e letture inedite della grande stagione scenografica ottocentesca nella nostra città (a cura di Marinella Pigozzi).

Ad impreziosire il il volume un omaggio fotografico di Carlo Vannini che ha interpretato in modo personale la collezione libraria dello studioso reggiano acquisita dalla Fondazione Manodori e oggi custodita presso la Biblioteca Panizzi.

L’iniziativa nasce in collaborazione con la Biblioteca Panizzi, l’Archivio di Stato di Reggio Emilia, la Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, la Deputazione di Storia Patria per le antiche provincie Modenesi – sezione di Reggio Emilia.

La realizzazione del volume è stata sostenuta dalla Fondazione Manodori (proprietaria della collezione pittorica e libraria dello studioso), dal Banco San Geminiano e San Prospero (presso il quale Monducci ricoprì a lungo l’importante incarico di amministratore delegato), dalla Pallacanestro Reggiana ( di cui fu Presidente dal 1995).

Hanno prontamente aderito al progetto personalità del mondo accademico ed istituzionale e studiosi che in passato hanno collaborato con Monducci su ricerche storico artistiche locali, quali: Andrea Bacchi, Alessandra Bigi Iotti, Pierpaolo Brugnoli, Alberto Cadoppi, Zeno Davoli, Massimo Ferretti, Federica Fornaciari, Federica Franceschini, Giancarlo Grassi, Angelo Mazza, Massimo Mussini, Umberto Nobili, Marinella Pigozzi, Mauro Severi, Angelo Spaggiari, Giulio Zavatta. Mentre sentiti ricordi allo studioso reggiano sono resi da Bruno Adorni, Massimo Mussini e Giuseppe Adriano Rossi.

Ricordando Elio Monducci
Massimo Mussini

La lunga vita di Elio Monducci (1921-2012) è stata contrassegnata da un’attività continua e multiforme, che l’ha condotto più volte a rivestire ruoli importanti.
Sul piano professionale, ottenuta la laurea in Economia e Commercio, ha intrapreso l’attività di Commercialista, culminata con la nomina a vicepresidente e, in un secondo tempo, ad amministratore delegato del Banco San Geminiano e San Prospero. L’esperienza maturata con questo incarico l’ha fatta scegliere anni dopo come presidente della “Pallacanestro Reggiana” sull’orlo del dissesto economico. Sotto la sua guida quadriennale la società è stata risanata e la squadra ha raggiunto la massima divisione.
In parallelo al Monducci economista e finanziere operava anche l’uomo di cultura, animato da vivaci interessi per la ricerca storico archivistica, per il collezionismo filatelico e di opere pittoriche. In questo campo attingeva alla solida preparazione umanistica ricevuta nella scuola media e nell’Istituto Tecnico Commerciale, che nel periodo fra le due guerre mondiali prevedevano un intenso studio del latino, lingua la cui conoscenza gli ha consentito di leggere e comprendere i documenti d’archivio.
L’interesse per la ricerca delle fonti scritte era maturata all’inizio degli anni sessanta del Novecento, quando la sua esistenza aveva raggiunto uno stabile equilibrio con l’avvio dell’attività professionale e la creazione di una famiglia.
Complici in quest’avventura, iniziata nel 1965 con la pubblicazione del primo scritto a soggetto artistico, erano stati il dottor Ugo Gualazzini e il barbiere dal quale ogni giorno si recava per la rasatura. Gualazzini era allora professore ordinario di “Esegesi delle fonti del diritto italiano” all’Università di Parma, ma in precedenza aveva diretto per diversi anni la Biblioteca Municipale di Reggio Emilia (ora Biblioteca Panizzi) e lì i due si erano conosciuti. Ne era nata una reciproca stima e, con essa, l’incoraggiamento a studiare il coro ligneo intarsiato della chiesa di San Prospero, di cui Monducci aveva rintracciato alcuni documenti che ne menzionavano gli autori: Cristoforo e Lorenzo da Lendinara negli anni 1457-1458, ai quali si era aggiunto il mastro lignario cremonese Cristoforo de Venetiis in occasione dello spostamento del coro avvenuto nel 1544-1546.
“E il barbiere?” si dirà. Ermanno Canuti, oltre che barbiere, era anche un pittore dilettante e un collezionista d’arte reggiana dell’Ottocento. Venuto a conoscenza degli interessi artistici del cliente, lo aveva consigliato a rivolgere il proprio collezionismo verso le tele di quel secolo, allora ancora poco ricercate sul mercato e dai prezzi contenuti. Col trascorrere degli anni la collezione Monducci ha annoverato almeno un’opera di tutti gli artisti reggiani dell’Ottocento e si è estesa anche a quelli operanti nella prima metà del Novecento.
L’interesse collezionistico ha proceduto in parallelo con l’archivistico e così, nel corso degli anni, Monducci ha raccolto un’imponente documentazione relativa alle arti figurative, con la quale gli è stato possibile realizzare diverse mostre e pubblicazioni.
Accanto alla collezione d’arte si è venuta costituendo anche un’importante raccolta di libri antichi d’interesse locale, inizialmente acquistati per studio e ben presto ricercati per il desiderio d’incrementare la raccolta, complice ancora una volta l’indagine archivistica, che l’aveva condotto a scoprire i documenti sulle prime botteghe tipografiche reggiane. Ne sono derivati studi sulle edizioni quattrocentesche, rintracciate con tenacia sul mercato antiquario per affiancarle agli altri libri antichi. La raccolta annovera opere rare e preziose come una delle tre copie sopravvissute dell’edizione 1525 di “Orlando innamorato” di Matteo Maria Boiardo e il “Vitruvio” tradotto da Cesare Cesariano, l’artista milanese di cui Monducci ha ampliato la conoscenza grazie ai documenti testimonianti il lungo soggiorno a Reggio Emilia.
Impossibile seguire in modo particolareggiato le sue ricerche e, per ragioni di brevità, basterà accennare ai filoni principali, tutti subordinati all’intento di approfondire la conoscenza della propria città. La sua bibliografia, pubblicata in questo volume, consente di conoscerle in dettaglio.
Nell’ambito biblioteconomico, oltre agli studi sugli incunaboli e sulle edizioni illustrate delle tipografie reggiane, si deve ricordare l’importante documentazione biografica su Matteo Maria Boiardo.
Il campo più dissodato da Monducci è stato però l’artistico, nel quale ha fornito contribuiti essenziali sui principali monumenti religiosi della città, dal duomo alla basilica della Ghiara, dalla chiesa patronale di San Prospero al monastero benedettino di San Pietro. Pionieristici, poi, i contributi agli studi sulla pittura reggiana dal Cinquecento all’Ottocento e sugli scultori cinquecenteschi Spani Clementi.
Alla soglia dei novant’anni Monducci collaborava ancora alla preparazione del volume su “Palazzo Scaruffi”, ultimo risultato di un’instancabile attività.
A differenza di altri ricercatori d’archivio non professionali, Monducci ha sempre voluto che l’edizione dei documenti non fosse fine a se stessa, ma dialogasse con le opere di cui le carte erano testimonianza. Pertanto, cosciente della mancanza di adeguate competenze nell’ambito storico artistico, ha sempre cercato di affiancare ai documenti le voci di studiosi che fornissero adeguate sintesi storico critiche e contribuissero a trasformare le pubblicazioni in compiute monografie.
Si deve infine ricordare la generosità con la quale condivideva i risultati delle proprie scoperte, guidando nei meandri della ricerca numerosi laureandi in storia dell’arte e aiutandoli nella lettura dei documenti.
La parte più importante della raccolta artistica e libraria di Elio Monducci è stata da lui ceduta negli ultimi anni di vita alla Fondazione Manodori della città, perché fosse di fruizione pubblica.

Il volume
Le memorie dell’arte. Scritti in ricordo di Elio Monducci a cura di Elisabetta Farioli, Angelo Mazza e Massimo Mussini
sarà edito da NFC edizioni (Rimini)

L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione

Info:

0522 456477 Musei Civici – uffici, via Palazzolo, 2
(da lun a ven: 09.00 – 13.00 / mar, gio: 14.00 17.00)
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
orari di apertura
musei@comune.re.it