Preistoria e protostoria

Neolitico

La documentazione che si offre illustra in maniera articolata l’evoluzione delle culture neolitiche dalla seconda metà del V alla fine del IV millennio a.C. Il Neolitico Antico è rappresentato dalla Cultura della Ceramica Impressa nell’aspetto adriatico (sito di Bazzarola). La “facies a Bande Lineari” di provenienza orientale influenza il Reggiano attraverso la Cultura di Fiorano. Alle cave di Chiozza di Scandiano sono state individuate varie strutture, fra cui una capanna a doppio ambiente, uno dei quali tappezzato di valve di molluschi d’acqua dolce. Nel Neolitico Medio si diffonde la Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata (cottura delle ceramiche in fornace, ceramiche nero-lucide graffite, decorazioni meandro-spiraliche). A Rivaltella erano conservati i resti di alcune strutture, fra cui una coppia di piccole fornaci ed una sepoltura d’inumato in posizione rannicchiata oggi esposte in Museo. In via Rivoluzione d’Ottobre a Reggio Emilia un pozzo profondo 7 metri ha restituito numerosi frammenti ceramici. A Chiozza di Scandiano oltre ad un ampio abitato (numerosi pozzetti, un grande focolare, una capanna ovale) si è anche portato in luce un il più grande sepolcreto neolitico dell’Italia settentrionale: quasi 40 tombe (13 esposte), con inumati rannicchiati con il viso rivolto ad oriente. Due ampie strutture sono state sistematicamente scavate a Razza di Campegine. Nel Neolitico Recente il Reggiano appare influenzato dalla Cultura di Lagozza (cave di S.Ilario).