Un Lituus per rinchiudere il cielo

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Il lituo era uno strumento astronomico usato nel rito dell’inauguratio per individuare la direzione del polo nord, necessaria per procedere alla divinazione. Era usato dai sacerdoti detti Auguri per marcare uno spazio rituale nel cielo, creando così un templum (zona sacra). Il passaggio degli uccelli attraverso questo spazio circoscritto indicava se una determinata azione era gradita agli Dei. Il lituo (in latino Lituus), ritrovato a Sant’Ilario era originariamente costituito da un bastone con la lamina bronzea ricurva conservata in cima.
L’ auspicio precedeva sempre la fondazione di un campo o di una città, e le stesse operazioni necessarie per delimitare il templum potevano fissare cardo e decumanno dei nuovi insediamenti romani. In questi termini, il lituo sarebbe stato il primo, rudimentale strumento topografico: attrezzo della professione dell’Augure e non soltanto simbolo del suo potere sacro, che trovava fondamento e forza nel possedere conoscenze quasi uniche in mezzo ad un popolo di pastori e contadini.
È da rilevare che il rito era di origine etrusca, a detta degli stessi gromatici romani, ed era probabilmente di carattere misterico. Nei testi latini troviamo solamente la procedura pratica della divisione dei terreni, dalla quale dobbiamo ricavare qualche appiglio per l’interpretazione del rito.
La forma era simile a quella del moderno Pastorale, il bastone ricurvo dei vescovi cristiani.