A partire dalla mostra Tutto tondo la città di Reggio Emilia si offre come museo a cielo aperto, che fra palazzi, giardini e luoghi della memoria serba opere di artisti antichi e contemporanei, una città che tra pubblico e privato non ha mai smesso di arricchirsi di sculture che sono entrate a far parte della sua identità.

SEPOLCRI D’ARTISTA. Opere di scultori reggiani nel Cimitero Monumentale di Reggio Emilia
A cura di Chiara Pelliciari
Ritrovo presso Cimitero Monumentale, via Beretti 24

Il cimitero Suburbano di Reggio Emilia è luogo di memorie pubbliche e private, in cui la volontà monumentale si unisce, inscindibilmente, alla suggestione “romantica” del paesaggio, in un intreccio strettissimo fra monumento, architetture, memorie storiche e natura. Notevoli le sculture che il cimitero conserva e alto il livello artistico delle opere, che ci offrono la possibilità di scoprire un “museo a cielo aperto”, testimonianza dello sviluppo della scultura in città.

Partendo da una prima fase ottocentesca con interventi di Paolo Aleotti, Ciro Zironi, Ilario Bedotti, Guglielmo Fornaciari è possibile seguire l’evoluzione della scultura nei primi anni del Novecento dove in particolare è Riccardo Secchi a imprimere notevoli novità nell’invenzione tipologica e nelle scelte stilistiche mostrano la sua piena adesione alle poetiche simboliste in rapporto coi migliori sviluppi dell’Art nouveau.
Sono presenti inoltre opere di Enrico Franzini, Eligio Sezzi, Ferruccio Orlandini, Galileo Scorticati, Bruno Bertani, Carmela Adani, Tonino Grassi fino alle testimonianze più recenti di Omar Galliani e Graziano Pompili.