Il tè delle Muse

30 Mar 2014, 16.00 Palazzo dei Musei

Giulia figla di Augusto Imperatore

INTRIGANTE GIULIA
Potere e fascino dell’unica figlia dell’imperatore Augusto
Giada Pellegrini

Domenica 30 marzo, alle ore 16.00, presso i Musei Civici (Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1), nell’ambito della programmazione di Primavera Donna 2014, il consueto Tè delle Muse sarà a cura di Giada Pellegrini che parlerà al suo pubblico dell’avvincente, quanto sfortunata, vita dell’unica figlia dell’imperatore Augusto.

Bella e raffinata, intelligente e spregiudicata, colta dissacratrice di ogni autorità. Nessuna donna del suo tempo conobbe come lei il volto beffardo della fortuna: da figlia amatissima del padrone del mondo, alla solitudine dell’esilio consumato su uno scoglio bruciato dal sole e battuto dai venti. Lei che amava il lusso e l’eleganza, adulata e corteggiata da poeti e intellettuali, principessa dei sogni nell’immaginario della plebe romana, trascorse i suoi ultimi anni confinata e disprezzata: nessun uomo intorno, niente vino, niente visite. Poi la misera morte per inedia, nello stesso anno del padre e dell’ultimo figlio. La sua immagine fu cancellata dalla memoria dei posteri, e al suo nobile corpo fu fatto divieto di riposare nella tomba di famiglia.
Quale la colpa? Quale reale pericolo il suo potere di seduzione e la sua fiera opposizione alle convenzioni rappresentavano per gli equilibri della politica augustea? Quale il confine tra verità e diffamazione nella leggenda nera che aleggiò su di lei, dipingendola come licenziosa, provocante ed impudica? Fino all’accusa, impietosa, di essere al centro di una congiura ordita ai danni del padre?

Una serie concatenata di lutti chiudeva, duemila anni fa, il dramma familiare del primo imperatore. Era riuscito nell’impresa titanica di inaugurare la più grande rivoluzione istituzionale della storia di Roma, ma aveva fallito riguardo la propria successione: Roma assisteva impotente all’ascesa al potere di Tiberio. Figlio adottivo mai amato da Augusto, per la sua ruvidità e lo scarso carisma disprezzato e disonorato da Giulia, che sposò per la ragione di stato: questi i motivi che alimentarono in lui il desiderio della vendetta. Per sua volontà Giulia morì di fame e di stenti nel suo triste isolamento dalla vita mondana, con lei moriva il sogno di sovvertire l’ordine delle cose.

iniziativa nell’ambito di “Primavera Donna 2014”

L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione

Info:

0522 456477 Musei Civici – uffici, via Palazzolo, 2
(da lun a ven: 09.00 – 13.00 / mar, gio: 14.00 17.00)
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
orari di apertura
musei@comune.re.it