Galleria Parmeggiani

ATTENZIONE: All’interno della Galleria Parmeggiani sono visitabili solo il Salone centrale, la Sala dei gioielli, la Sala delle armi e le sale Escosura. Le rimanenti sale non sono visitabili per lavori di manutenzione in corso.

La Galleria Parmeggiani è un interessante episodio collezionistico che ha visto confluire a Reggio Emilia nel 1925, all’interno di un palazzo fatto erigere appositamente da Luigi Parmeggiani, tre collezioni ottocentesche: dipinti, mobili e tessuti che appartengono alla raccolta del pittore, collezionista e antiquario Ignacio Leon y Escosura, armi e oreficerie provengono dalla bottega parigina Marcy, mentre una sala è dedicata alla produzione pittorica di Cesare Detti.

  • Continua a leggere

    Artefice di tale connubio, attraverso un intricato sviluppo di vicende che attraversa i temi del collezionismo, della produzione e del commercio di falsi, oltre che delle vicende dei gruppi anarchici in Europa tra Otto e Novecento, è Luigi Parmeggiani, curiosa figura di anarchico convertito all’arte e all’antiquariato. Coinvolto nel 1889 a Reggio Emilia nell’attentato alla vita di due deputati del Partito Socialista, Parmeggiani si rifugia a Londra dove incontra lo spagnolo Escosura, proprietario di una Galleria d’oggetti d’arte e pittore di scene storiche ricostruite in atelier utilizzando abiti, oggetti e arredamenti da lui stesso raccolti e collezionati. Il legame tra Parmeggiani ed Escosura si consolida in seguito a Parigi nella gestione della Galleria antiquaria “Louis Marcy Maison”, appartenente alla famiglia di M.me Escosura, al secolo Marie Therese Augustine Filieuse Marcy.
    All’attività commerciale della Galleria si collegava la produzione artigianale di oggetti in stile antico, disegnati da Escosura unendo particolari di celebri pezzi antichi realizzati da abilissimi artigiani e poi venduti come autentici a musei e illustri collezionisti. I falsi Marcy, che oggi risultano essere particolarmente apprezzati e ricercati come pezzi da collezione, sono soprattutto oggetti ispirati al mondo medievale e rinascimentale, realizzati in metallo, arricchiti con smalti e pietre semipreziose e decorati con motivi araldici. Alla morte d’Escosura, nel 1902, la vedova inizia una relazione con Parmeggiani, il quale cambia identità e assume il nome di Louis Marcy, sostituendo il pittore spagnolo nel commercio dei falsi Marcy e riuscendo a collocare numerosi pezzi nelle più importanti gallerie d’arte pubbliche e private dell’epoca. Nel 1920, Luigi Parmeggiani sposa Anna Detti, nipote di M.me Escosura e figlia del pittore spoletino Cesare Detti. Insieme a lei torna nel 1924 a Reggio Emilia portando dalla Francia un patrimonio d’arte costituito dai mobili, costumi, tessuti e dipinti della collezione privata di Ignacio Leon y Escosura e gli oggetti di artigianato ereditati dalla bottega Marcy. Nel 1932 Anna e Luigi Parmeggiani vendono l’edificio e l’intera raccolta al Comune di Reggio Emilia ottenendo in cambio un vitalizio per l’apertura della Galleria. Luigi Parmeggiani muore nel 1945 e la moglie Anna nel 1954.