IL TÈ DELLE MUSE

28 Feb 2016, 16.00 Palazzo dei Musei

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Marianna Prampolini Tirelli: collezionista, mecenate e “commissaria” della Pinacoteca Antonio Fontanesi

con Alessandra Bigi Iotti

Marianna Prampolini Tirelli è stata una figura di spicco nel campo delle arti e della cultura a Reggio Emilia nella prima metà del Novecento rimasta fino ad oggi sconosciuta. Un lungo lavoro di ricerca attraverso immagini, documenti e libri, sfociato in una recente pubblicazione scientifica (Le memorie dell’Arte. Scritti in onore di Elio Monducci, NFC edizioni, Rimini 2015), hanno cercato di restituire lo spessore umano e intellettuale e l’appassionato studio e ricerca di oggetti d’arte della contessa reggiana. Formatasi a stretto contatto con intellettuali e conoscitori d’arte del calibro di Naborre Campanini, Andrea Balletti, Francesco Malaguzzi Valeri e Giulio Ferrari, o di artisti come Giuseppe Tirelli, Marianna nutrì sin da giovanissima una vera passione per gli oggetti d’antiquariato, per la pittura e per i libri dando vita ad una delle collezioni d’arte più importanti della città. Attivissima e intraprendente ricoprì dal 1937 al 1943 il ruolo di “commissaria” della Pinacoteca Fontanesi, inaugurando un nuovo e più funzionale allestimento grazie anche a diversi importanti acquisti. Nello stesso anno, il 1938, curò l’organizzazione della storica mostra di Gaetano Chierici.
Negli anni della guerra, dopo il forzato allontanamento dalla città di tutta la famiglia, Marianna si trasferì a Roma, dove rimase presumibilmente fino alla morte del marito nel 1959.
Dispersa gran parte della corrispondenza privata, la sua vita “intellettuale” – e solo in minima parte quella personale – è stata parzialmente ricostruita grazie alla fitta rete di corrispondenti con cui Marianna ebbe rapporti lungo tutto l’arco della sua vita. I carteggi o i contatti con figure di spicco del mondo dell’arte di quegli anni come Ugo Ojetti, Corrado Ricci, Luigi Magnani, Mario Praz, Giuliano Briganti, Rodolfo Pallucchini, per citarne solo alcuni, hanno aperto non solo nuove piste di ricerca per il futuro, ma ci hanno restituito lo spessore intellettuale e la viva passione di una delle rarissime “donne dell’arte” della prima metà del Novecento.
La maggior parte della collezione d’arte di Marianna Prampolini Tirelli andò dispersa e venduta prima della sua morte, nel 1970. Il lavoro di ricerca e di scavo ha consentito tuttavia di ricomporre, almeno in parte, quella che doveva essere la sua collezione: dai mobili antichi ai numerosi dipinti, soprattutto di ambito veneto – in particolare l’amato Giuseppe Bazzani – ma anche incisioni, stampe, sculture, miniature, ventagli…, dunque un eclettismo e una grande varietà di generi che ben rappresentano la sete di conoscenza e di bellezza della contessa. In ultimo, è stato possibile anche recuperare parte della dispersa biblioteca di Marianna che rivela, una volta di più, il suo spirito gentile, profondo, sensibile.

L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione

Info:

0522 456477 Musei Civici – uffici, via Palazzolo, 2
(da lun a ven: 09.00 – 13.00 / mar, gio: 14.00 17.00)
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
orari di apertura
musei@comune.re.it