Pagine aperte

27 Ott 2016, 17.30 Biblioteca delle Arti

Pagine Aperte. Incontri in Biblioteca delle Arti
Bibliodays

L’imperatore Otone. Storie e monete

presentazione del volume
L’IMPERATORE OTONE. Storia e monete.
Collana Nummus et Historia XXXI. Associazione Culturale Italia Numismatica, Editrice Diana, 2016
Alberto Campana e Giovanni Santelli

Giovedì 27 ottobre alle ore 17.30 la Biblioteca delle Arti ospita il quarto ed ultimo incontro del ciclo “Pagine Aperte. Incontri in Biblioteca delle Arti” nell’ambito del programma dei Bibliodays 2016.
Alberto Campana e Giovanni Santelli presentano il volume L’IMPERATORE OTONE. Storia e monete, Collana Nummus et Historia XXXI. Associazione Culturale Italia Numismatica, Editrice Diana, 2016.

A Brescello, l’antica Brixellum, si concluse il dramma terreno di Marco Salvio Otone, uno dei protagonisti di quell’anno cruciale, il 69 d.C., che sarebbe stato definito l’anno dei quattro imperatori: Otone fu il secondo, succeduto a Galba e regnò solo per tre mesi, dal 16 gennaio al 17 aprile, quando si suicidò. Fu a Brescello che l’imperatore ebbe notizia della sconfitta delle sue truppe, a opera dell’avversario e successore Vitellio, ed è lì che si suicidò alla maniera degli stoici, gettandosi sulla propria spada all’alba del 17 aprile. Sempre a Brescello fu cremato e le sue ceneri furono deposte in un mausoleo, che oggi non esiste più, ma di cui gli autori hanno raccolto tutte le notizie pervenuteci, così da inquadrare, con ragionevole certezza, la sua localizzazione e il momento della demolizione.
Storia e leggenda si intrecciano, perché gli autori hanno voluto valorizzare anche le notizie relative a Velleia Afrodisia e il dramma teatrale a essa correlato.

Un ruolo importante in questa ricostruzione riveste la numismatica e cioè tutta la monetazione di Otone, sia quella emessa a Roma, sia quella emessa a suo nome in zecche periferiche dell’impero. Tutte le monete sono state accuratamente catalogate e illustrate con adeguate immagini a colori, evidenziando, tra l’altro, l’evoluzione stilistica del ritratto imperiale, delle leggende e delle rappresentazioni iconografiche del rovescio. Di questo imperatore, che governò solo per tre mesi, colpisce, in particolare, la relativa abbondanza di emissioni e ciò indica come la produzione monetaria fosse efficiente e in grado di coprire almeno parte delle ingenti spese militari. Lo studio si occupa anche dei falsi monetali d’epoca, tra cui i celebri bronzi ‘padovanini’, e moderni, spesso particolarmente insidiosi per l’accuratezza dell’esecuzione.

I due autori da vari anni scrivono di numismatica a quattro mani. Alberto Campana, studioso di monetazione classica, ha approfondito le sue ricerche addentrandosi nella monetazione imperiale romana, mentre Giovanni Santelli ha concorso, grazie all’esperienza che gli deriva dai molti studi di storia locale già pubblicati, a ricostruire alla storia della sua Brescello.

L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione

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