Il rilievo frammentario scavato in via del Carbone
A cura di Massimo Mussini e Marco Podini
Anche le pietre raccontano se si sa comprendere il loro linguaggio. È quanto accaduto dopo il ritrovamento, in uno scavo archeologico, di un frammento scolpito finito fuori dal suo contesto originario d’uso e oggi esposto nella mostra “Lo scavo in piazza” presso il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia.
Domenica 23 aprile, all’appuntamento col “Te delle Muse”, Marco Podini, archeologo della Soprintendenza e Massimo Mussini, storico dell’arte, racconteranno la storia della scultura raffigurante un “Profeta” emersa durante lo scavo di via del Carbone. Una storia iniziata nella prima metà del Duecento nella Cattedrale reggiana per opera di uno scultore antelamico, proseguita con l’intervento di Bartolomeo Spani agli inizi del Cinquecento e terminata un secolo dopo durante il rifacimento interno della chiesa.
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