Laminetta iscritta in piombo cotenente una maledizione (tabella defixionis), II sec. d.C.  Musei Civici di Reggio Emilia. Foto Carlo Vannini

 

Capisci che c’è qualcosa di strano nel comportamento del Siro, e subito ti vengono in mente il nervosismo di Charis e le parole di Zara. «Fermo!» gridi, «non ti avvicinare al mio padrone!». Il Siro ti rivolge uno sguardo carico d’odio ma non si ferma.
«Padrone, quella carne è avvelenata!» gridi disperatamente. Quinto Giulio Alessandro lascia cadere il coltello che aveva in mano e ti guarda, stupito. «Graphis, come puoi dire una cosa del genere?» ti chiede. «Lui e Charis, la schiava della cucina, sono amanti. Insieme hanno escogitato un piano per farti del male, mio signore, anche se non so il perché. La salsa con cui condisci la carne non è fatta di mirtilli, ma di bacche di atropa belladonna, una pianta velenosa!».
Le guardie del corpo del tuo padrone non attendono che lui dia un ordine, ma si gettano immediatamente sul Siro e lo immobilizzano. Mentre lo trascinano via, lo schiavo si volta a guardarti e con un sorriso terribile ti rivolge le sue ultime parole: «Io morirò oggi, ma tu mi seguirai a breve». Il gelo ti riempie le vene, ma cerchi di scacciare col pensiero la sua maledizione. Poco più tardi le guardie tornano a prendere Charis, che strilla e piange mentre viene trascinata per i capelli fino alla porta di casa. Si aggrappa per un attimo alle mura della domus e ti sembra che infili qualcosa dentro una crepa, ma subito le guardie la strattonano e la portano via.
Corri a guardare cosa ha nascosto e scopri che si tratta di un rotolo di piombo, il metallo color della morte. Con mani tremanti lo srotoli e guardi con orrore la figura stilizzata disegnata sulla sottile lamina: una fanciulla sfigurata da moltissime linee incise, quasi come fossero ferite sulla sua pelle. In alto alcune lettere riportano il nome della fanciulla disegnata, e per la prima volta nella tua vita preferiresti non sapere leggere: Graphis! È una tabella defixionis, una terribile maledizione. Corri in casa terrorizzata. Quella sera ti addormenti a fatica e trascorri una notte agitata, piena di incubi in cui il Siro ti colpisce all’addome.

L’indomani ti svegli e scopri che il dolore all’addome non è svanito insieme agli altri sogni. Hai la febbre alta e un forte senso di nausea. È l’inizio di un male che in pochi giorni ti strapperà all’affetto dei tuoi padroni. La maledizione di Charis e del Siro ha avuto effetto.

La tua storia finisce qui.

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