Matthias Stomer (Amersfoort 1600 – Messina 1650)
Allegoria: la lussuria
Prima metà XVII secolo
Olio su tela, cm 121×107,5

Controversa l’attribuzione del dipinto che, dopo un generico riferimento a Gherardo delle Notti, era stato collegato ad una serie di dipinti di ambito cavalleresco nordico avendo per soggetto i vizi capitali ricondotti dapprima a Joachim Sandart e in seguito a Gerard Seghers. Di recente la Limentani Virdis, nell’escludere l’appartenenza dell’opera alla serie dei “vizi” per ragioni stilistiche e per le differenti dimensioni della tela, propende per l’attribuzione a Matthias Gstomer “per quanto riguarda la presa ravvicinata, gli effetti di luce, gli incarnati dai colori caldi, la figura di secondo piano e anche i preziosismi delle vesti della donna”.
(C. Limentani Virdis, La pittura fiamminga nel Veneto e nell’Emilia, Milano, 1997, p. 316)