Nella collezione dei disegni del Museo spicca per importanza il gruppo dei disegni di scenografia, testimonianza della vitalità di una ricerca artistica che vede molti protagonisti reggiani attivi sulle scene dei principali teatri europei.
Il passaggio a Reggio Emilia dei fratelli Bibiena rappresenta una svolta per la produzione artistica locale che da lì a breve sarà in grado di esprimere personalità come Giovanni Antonio Paglia, attivo nelle pitture del soffitto del Teatro di Cittadella, e Prospero Zanichelli. Si deve soprattutto a Francesco Fontanesi, esponente autorevole nel solco della tradizione emiliana, ma anche profondo innovatore, l’apertura a una più motivata ricerca tra funzione e rappresentazione. La sistematica riduzione degli elementi di scena, resi funzionali al testo e coerenti tra di loro, si unisce a un più accentuato utilizzo delle luci attraverso l’accostamento marcato del bianco e del nero e l’uso di colori intensi e variati.
Per meglio evidenziare il virtuosismo di questi autori l’allestimento mette in risalto le complesse linee prospettiche dei loro bozzetti.