Naborre Campanini e il suo tempo.
Cultura, arte e visioni
13 settembre – 19 ottobre 2025
Palazzo dei Musei, via Spallanzani 1, Reggio Emilia
In occasione del centenario della morte, i Musei Civici di Reggio Emilia e la Biblioteca Panizzi celebrano Naborre Campanini con una mostra dedicata alla sua figura, tra le più significative della cultura cittadina nel passaggio tra Otto e Novecento.
Letterato, archeologo, scrittore e poeta, Campanini fu un appassionato classicista e studioso di Ariosto e di Matilde di Canossa, oltre che un punto di riferimento politico e organizzativo per la vita culturale reggiana. I suoi scritti e le sue iniziative hanno lasciato un segno profondo nella storia della città.
I Musei Civici, che egli diresse dal 1890 al 1925, devono molto al suo lavoro: sotto la sua guida il patrimonio si arricchì in modo decisivo e fu istituita la prima Pinacoteca cittadina.
La mostra espone una serie di dipinti che testimoniano il rapporto di Campanini con le arti, gli artisti e la cultura figurativa reggiana, che egli conobbe e studiò sia dal punto di vista storico sia sostenendo attivamente i giovani pittori.
La rete di relazioni che seppe costruire spaziava dal livello locale a quello nazionale: tra i suoi interlocutori figurano i concittadini Giulio Ferrari, direttore del Museo delle Arti Industriali di Roma, e Francesco Malaguzzi Valeri, Soprintendente alle Belle Arti e promotore del Museo Davia Bargellini di Bologna, modello esemplare di museologia di inizio Novecento. I contatti con Alfonso Rubbiani e con il gruppo di Aemilia Ars testimoniano invece l’attenzione verso il Medioevo e il primo Rinascimento riletti in chiave contemporanea, di cui quell’esperienza rappresentò una delle più compiute declinazioni italiane.
Accanto a queste attività, Campanini proseguì il lavoro di potenziamento del Museo del Risorgimento, avviato da Gaetano Chierici, che culminò con il celebre discorso pronunciato da Giosuè Carducci a Reggio in occasione del centenario della nascita della Bandiera.
Il suo impegno si estese anche ad alcuni dei principali cantieri cittadini, come quelli di Palazzo Masdoni e della Cassa di Risparmio, nei quali operò come membro delle commissioni artistiche. Tra gli artisti che collaborarono con lui spicca Cirillo Manicardi, che succedette a Chierici nella direzione della Scuola di Disegno e divenne il principale protagonista della scena artistica reggiana. Accanto a lui, figure più giovani come Ottorino Davoli, Romeo e Giovanni Costetti – autore del celebre Ritratto di Campanini – Augusto Mussini e Nina Ferrari contribuirono a definire il passaggio generazionale.
Il percorso espositivo si conclude con una selezione dei dipinti lasciati in eredità da Campanini ai Musei Civici. Tra questi emergono la Madonna col Bambino di Alessandro Tiarini, una copia de L’adorazione dei pastori di Jacopo Bassano e la grande copia dal Satiro inseguito dalle Ninfe di William-Adolphe Bouguereau, realizzata da Manicardi dopo il soggiorno parigino del 1887 e collocata dallo stesso Campanini in posizione di rilievo nel proprio studio.
La mostra segue gli orari di apertura della sede
L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione
Info:
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
Durante gli orari di apertura della sede.
musei@comune.re.it