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Gaetano Chierici a duecento anni dalla nascita (1819 – 2019)

Ricorre nel settembre 2019 il secondo centenario dalla nascita di Gaetano Chierici, illustre personaggio della cultura reggiana, nazionale e internazionale e per l’occasione importanti Istituzioni culturali, insieme ai Musei Civici di Reggio Emilia, stanno elaborando un programma di iniziative ed eventi che dal piano più strettamente scientifico si allarga alla divulgazione rivolta ai diversi pubblici.

Gaetano Chierici (1819 – 1886)

Gaetano Chierici, nel corso della sua attività di studioso, si trova al centro di una fitta rete di relazioni con alcuni fra i principali protagonisti della ricerca scientifica italiana ed europea contemporanea.
Tra i primi soci effettivi della sezione di Reggio Emilia della Deputazione di Storia Patria, Chierici diviene, su nomina dei colleghi Deputati, il primo Direttore del “patrio museo d’antichità” che, nel giugno 1862, la stessa Deputazione aveva accettato di istituire. È anche uno dei maestri della scuola italiana di paletnologia e ideatore della rivista scientifica dedicata alla preistoria italiana (il Bullettino di Paletnologia Italiana) che si stampa tuttora. Sostenitore dello scavo stratigrafico, ha ben chiaro lo stretto rapporto che deve esistere fra archeologia e scienze naturali (zoologia, botanica e soprattutto geologia) e il Museo da lui fondato, che si è mantenuto intatto con gli arredi e l’ordinamento originari, è il fulgido esempio del “laboratorio” di un paletnologo operante negli stessi anni in cui in Italia si afferma lo studio delle più antiche culture umane.

Chierici stringe rapporti di collaborazione con il geologo Charles Lyell, con il naturalista Pellegrino Strobel, con tutti i paletnologi del suo tempo italiani (da Luigi Pigorini a Giacomo Boni, da Giuseppe Scarabelli ad Antonio Zannoni…) ed europei (da Heinrich Schliemann a Gabriel de Mortillet, da Édouard Desor ad Alexandre Bertrand…), con i quali intrattiene fitte corrispondenze, ospitandoli anche nel suo Museo, e la cultura positivistica di questi referenti si riverbera sull’ordinamento delle sue collezioni. Particolarmente forte il legame con il fisico ed astronomo Angelo Secchi, suo amico di infanzia, e, tramite questi, con lo zio Giampietro Secchi, che a Roma dirigeva il Museo Kircheriano.
Altrettanto significativo il rapporto con la scuola italiana di psichiatria operante al San Lazzaro di Reggio Emilia, in particolare con Enrico Morselli, che, nell’anno stesso in cui nasce il Bullettino di Paletnologia, dà vita alla Rivista Sperimentale di Freniatria, anche questa tuttora attiva. L’interesse di Chierici per l’antropologia si rispecchia nella cranioteca del Museo, il cui ordinamento richiama anche rapporti con gli studi di fisiognomica di Cesare Lombroso.

Non meno importante diviene il suo impegno per la causa dell’unità nazionale, che lo porta a sottoscrivere, lui sacerdote, l’appello di Carlo Passaglia a Pio IX perché rinunci spontaneamente al potere temporale. Anche la sua visione politica si riverbera sull’ordinamento del suo Museo, in particolare sulla sezione che documenta l’archeologia delle regioni d’Italia.
È inoltre il fondatore della Sezione Val d’Enza del Club Alpino Italiano.

Enti promotori

Il Comune di Reggio Emilia – Musei Civici e Biblioteca Panizzi e il Comitato per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Don Gaetano Chierici (Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi – Sezione di Reggio Emilia, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara, Polo museale dell’Emilia Romagna, Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Club Alpino Italiano, Museo delle Civiltà di Roma, Musée d’Archéologie Nationale (MAN ) – Domaine national de Saint-Germain-en-Laye presso Parigi, Sapienza – Università di Roma, Dipartimento di Scienze dell’Antichità con sede a Roma, Società Reggiana di Studi Storici, la famiglia Chierici) – con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, del Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” dell’Università degli Studi di Milano e della rivista Archeologia Viva – sono gli enti promotori che, al fine di pianificare tutte le azioni volte ad organizzare le celebrazioni del bicentenario, hanno stilato un programma culturale articolato in diverse proposte che tendono a evidenziare il valore internazionale dell’opera del Chierici e a metterne in risalto l’importanza nel contesto cittadino, provinciale e nazionale.

Enti promotori

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