Noi e gli Este – Sala 3.6

Nel Seicento, l’Italia è attraversata da una profonda crisi economica e demografica, che contribuisce a un intenso fervore religioso. In Cina, invece, sotto la dinastia Qing inizia un periodo di grande prosperità e crescita.

Dal 1644, con la conquista della capitale Beijing, fino alla Rivoluzione Xinhai del 1911, che segnerà la fine della dinastia, la Cina vive un’espansione culturale e territoriale. Un’importante figura di questo periodo è l’imperatore Kangxi, che sale al trono a soli otto anni e regna per ben sessanta anni. Kangxi è noto per il suo amore per la letteratura, la filosofia e le scienze, e per il suo interesse verso la cultura occidentale. Durante la dinastia Qing, l’artigianato delle porcellane raggiunge il suo massimo splendore, coinvolgendo oltre centomila artigiani.

Le porcellane di quest’epoca sono celebri per i loro colori distintivi, come il bianco e blu, il blu cielo e i motivi decorativi conosciuti come famille rose. Tra i tesori di quest’epoca ci sono tre statuette in bronzo dorato in stile sino-tibetano, che rappresentano divinità. Queste statuette furono acquistate dai coniugi Pansa durante il loro soggiorno in Cina e donate al museo nel 1950, portando con sé un frammento della ricca tradizione artistica della dinastia Qing.