Già nel ‘500, e fino ai giorni nostri, il teatro è stata la fucina di produzione artistica più importante per la città, partecipando alla costruzione di una cultura visiva locale e formando generazioni di artisti e artiste che decorarono anche molti degli edifici pubblici e privati reggiani. Nel 1740 fu realizzato il nuovo Teatro di Cittadella su disegno dell’architetto e scenografo Antonio Cugini e decorato da Prospero Minghetti.
Di Minghetti, si può ancora vedere il bozzetto del Tempo circondato dalle Ore, una delle sue opere più conosciute. Distrutto da un incendio nel 1851, in tempo record viene realizzato un nuovo teatro dedicato a Ludovico Ariosto e, da lì a poco, nel 1857, il Teatro Municipale. Alla realizzazione di quest’ultimo partecipano i più importanti artisti reggiani dell’epoca. Tra questi Alfonso Chierici, che realizza il sipario del teatro il cui bozzetto è esposto in questa sala. Anche Giovanni Fontanesi, noto per i suoi paesaggi, contribuisce alla decorazione del teatro, realizzando un comodino, il cui bozzetto è anch’esso esposto.
L’artista inglese Emily Allchurch, nel 2006, si è ispirata ad un altro bozzetto di Fontanesi per creare la sua opera intitolata Campagna di Reggio Emilia (after Giovanni Fontanesi): Pastorale, che reinterpreta in chiave moderna il paesaggio reggiano.