Ferrara si distingue, nel suo rinnovamento urbanistico, per l’utilizzo della terracotta per realizzare elementi decorativi a bassorilievo di parti architettoniche quali portali, frontoni, cornici di finestre. Tali elementi, spesso a tema vegetale realizzati con stampi per una produzione seriale, trovano ampio riscontro anche a Reggio in Palazzo da Mosto, Palazzo Zoboli e Palazzo Pratonieri.
Di facile reperibilità e a basso costo, la terracotta viene sempre più impiegata anche nella statuaria diventando la materia privilegiata per importanti botteghe ferraresi e modenesi quali quella di Guido Mazzoni o Ludovico Castellani, che grazie alla duttilità della materia realizzano opere di grande naturalismo, come si può ammirare nel San Sebastiano qui esposto la cui umanità è restituita da una minuziosa anatomia che si sofferma su vene e muscoli.