Collezione “Lazzaro Spallanzani”

Lazzaro Spallanzani – Biografia

Lazzaro Spallanzani, nato a Scandiano nel 1729 e morto a Pavia nel 1799, è tra i protagonisti di quell’evoluzione del pensiero e del metodo scientifico che, nel “secolo dei lumi”, ha condotto dalla “filosofia naturale” alla nascita delle scienze moderne. Ricercatore acuto e tenace nei campi più vari della Storia Naturale, dalla biologia alla fisiologia, dalla geologia alla chimica, è ricordato in particolare per le sue ricerche su generazione spontanea, riproduzione, respirazione, circolazione del sangue, digestione, per le quali applicò, tra i primi, un metodo rigorosamente sperimentale. Le sue esperienze furono spesso profondamente innovative, come la fecondazione artificiale o la digestione “in vitro”.

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    Professore dapprima a Reggio Emilia e a Modena, Grazie alle osservazioni sugli “infusori”, pubblicate nel 1765 con il titolo “Saggio di osservazioni microscopiche concernenti il sistema della generazione dei signori di Needham e Buffon”, nel quale negò con ineccepibili prove sperimentali la possibilità di una “generazione spontanea”, acquisì fama internazionale. Dal 1769 venne chiamato da Maria Teresa d’Austria ad occupare la cattedra di Storia Naturale dell’Università di Pavia, con l’incarico di dirigerne il Museo. Alternò da quel momento l’insegnamento a numerosi viaggi, sulle Alpi, nella laguna veneta, a Portovenere e a Marsiglia, a Costantinopoli e nei Balcani, nel Regno delle Due Sicilie. Durante tali viaggi, vere spedizioni scientifiche, raccolse materiali sia per il Museo pavese che per la propria “piccola raccolta di naturali produzioni”, custodita nella casa natale a Scandiano. Alla morte dello scienziato la collezione personale di Lazzaro Spallanzani venne acquistata dal Municipio di Reggio Emilia, unitamente agli arredi che la accompagnavano, e, mantenuta integra nel corso di due secoli, è dal 1830 ospitata nell’ala nord del Palazzo dei Musei.

Lazzaro Spallanzani