Museo di Storia della Psichiatria
Prima sala: cronologia
I servizi psichiatrici di comunità

Con la definitiva chiusura degli Ospedali Psichiatrici si sono sviluppati, sia pure in modo disomogeneo nel territorio nazionale, i servizi di comunità per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei disturbi psichiatrici.
Il fulcro dell’intervento territoriale è costituito dal lavoro dei Centri di Salute Mentale (CSM) che hanno il compito di elaborare e realizzare progetti individualizzati per le persone in cura sia di tipo clinico che riabilitativo e di supportare chi fra loro ha maggiori necessità nei percorsi di inserimento sociale (in particolare per quel che riguarda casa, lavoro, tempo libero).
I CSM si avvalgono anche di Centri Diurni e di strutture residenziali, con diversa intensità clinica e riabilitativa e di un piccolo reparto psichiatrico nell’Ospedale Generale per i ricoveri urgenti anche obbligatori (chiamato Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura).
La rete dei servizi per l’utenza con problemi direttamente o indirettamente legati alla salute mentale comprende in Emilia Romagna anche la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza, per il trattamento dei disturbi psichiatrici, neurologici e neuropsicologici dei minori, e i SerT, per il trattamento delle persone con abuso o dipendenza da sostanze o da comportamenti patologici.

1980 Chiusura dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste
1994 Emanazione del Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale e costituzione dei Dipartimenti di Salute Mentale su tutto il territorio nazionale
1996 Dimissione degli ultimi pazienti dagli Ospedali Psichiatrici italiani
2003 Premio Nobel a Lauterbur e Mansfield per l’utilizzo diagnostico della Risonanza Magnetica Nucleare