• ARCHIVIO DEI BENI COMUNI

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  • GUARDAMI

    GUARDAMI, perché all’inizio del XIII secolo, quando fu realizzato il frammento antelamico, un puma americano e un’antilope africana non avrebbero mai potuto guardarsi. Guarda i miei più antichi tesori, come le preziose ceramiche persiane o gli arredi liturgici rinascimentali; ma anche il medioevo  reinventato da Luigi Parmeggiani all’inizio del 900. Guarda come gli oggetti, pur mantenendo analoghe funzioni, mutano il loro aspetto nello spazio e nel tempo, dalla cassetta di Limonges al modello ligneo di Sumatra fino alle sperimentazioni digitali di Mendini. 

  • SII RESPONSABILE

    SII RESPONSABILE; prendi esempio dalle persone che, prima di te, hanno studiato, organizzato e normato la collettività; dal celebre giurista, storico e docente del 500 Guido Panciroli, o da chi, mosso da passione civile, ha istituito a Reggio Emilia il primo Tricolore nel 1797 o ha combattuto per l’indipendenza come l’autore dell’inno Goffredo Mameli. Una comunità operosa, che si riunisce e che lavora insieme, che vota e partecipa e che mantiene un’economia solida e indipendente, oggi come nel XIII secolo quando batteva la sua moneta.

  • SCENDI IN PIAZZA

    SCENDI IN PIAZZA, partecipa alla vita della città; gli automi dell’orologio della torre del comune, opera della celebre famiglia di orologiai Raineri, autori dell’orologio dei Mori a Venezia, a partire dal 1482 hanno scandito il tempo della vita civile inchinandosi davanti alla Madonna col Bambino, di cui sarà pendant quella dorata del duomo realizzata da Bartolomeo Spani quarant’anni dopo.

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  • NON AVERE CONFINI

    NON AVERE CONFINI, come non li hanno avuti i miei fondatori Spallanzani, Chierici e Campanini; come Luigi Parmeggiani che ha attraversato l’Europa, o come Claudio Parmiggiani che ha tratto da me un alfabeto di immagini. Come le mie collezioni, che attraversano tutti i continenti e che restituiscono un mondo molto più grande, oggi come allora. 

  • AIUTAMI A NON SBAGLIARE

    AIUTAMI A NON SBAGLIARE, perché come disse Primo Levi “è avvenuto, quindi può accadere ancora”. Non voglio nascondere le mie vergogne, voglio mostrarle per ricordare e non ripetere. Aiutami a non cadere nella trappola del razzismo, della segregazione e della violenza.

  • VOLA ALTO

    VOLA ALTO, come gli artigiani che hanno reso Reggio una città celebre per la sua capacità produttiva: gli intagliatori, gli orefici e i ceramisti, dal tardo medioevo fino al Novecento di Mazzacurati. Molti si sono affermati per le ardite invenzioni, dalle complesse scenografie agli apparati effimeri seicenteschi fino alle gemme artificiali di Camparini che gareggiano con le sostanze naturali. Vola alto come gli aerei prodotti dalle officine reggiane durante le due guerre, e come gli operai che nel 51 occuparono la fabbrica per produrre loro stessi un trattore. Come le parole dei più grandi scrittori del dopoguerra uscite dalla Lettera 22 disegnata da Marcello Nizzoli.

  • ACCETTA LE SFIDE

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  • PRENDITI CURA DI ME

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  • ASCOLTAMI

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