A scuola con il patrimonio
Mauriziano on stage
Insegnanti e ragazzi coinvolti
Classe 3A indirizzo progettazione Tessuto e Moda Liceo Artistico “G. Chierici”
Prof.ssa Mariagiuseppina Bo, lettere
Prof. Sergio Di Salvo
Prof.ssa Marina Vallese
Poesia e museo, poemi cavallereschi e dimora degli autori, secoli di storia locale mescolata alla storia nazionale ed europea, suggestione, ricerca e passione, per scoprire un luogo. E, renderlo fruibile a tutti. Pur essendo chiuso, si tratta del complesso del Mauriziano, dimora fanciullesca ed estiva del grande poeta Ludovico Ariosto. Aprire la sua casa senza entrarvi, visitarlo senza percorrerne le stanze, assaporarne il fascino guardando un particolare esterno, mentre sfila davanti agli occhi la saga di una famiglia e di una città, la nostra, nelle sue bellezze naturalistiche e nei ricordi delle cronache medioevali per arrivare fino alla contemporaneità e all’attualità.
Ecco questo il mandato dei ragazzi di IIIA dell’a.s. 2015/16 per il complesso del Mauriziano col compito di raggiungere competenze comunicative in ogni settore e di ricerca consapevole, di per donare al pubblico tutto, un prodotto che potesse aprire un luogo chiuso, abbattendo questa barriera, come fosse un foglio di carta velina e poter ricostruire i sogni e ‘la maraviglia’ che ci ha donato uno dei più grandi autori di tutti i tempi, il reggiano Ludovico Ariosto, col suo poema: Orlando furioso, capolavoro che parla alla gente di ogni tempo, senza marche di epoca.
Il progetto è stato sviluppato per 4 EAS (episodi di apprendimento situati) per acquisire e potenziare competenze formali ed informali ed è terminato con un’esperienza di scuola lavoro.
I Eas- saper ricercare e ricreare
I ragazzi, in cooperative learning, hanno letto un canto rivelatore dell’Orlando furioso, quello del castello di Atlante, che li ha ‘stregati’, continuando poi con altri fino ad Astolfo sulla luna… Angelica e Bradamante. I personaggi hanno sfilato davanti ai loro occhi.
Li hanno fatti rivivere con le suggestioni e un apprendimento per scoperta nel 2016, in occasione del cinquecentenario della prima edizione del poema.
Dopo una breve introduzione interdisciplinare a classe capovolta, i ragazzi hanno iniziato le ricerche su temi scelti da loro e visti come fondamentali: il poeta e il poema, la sua dimora e il suo parco; la luna, mito, realtà, follia; le donne dell’Ariosto; Orlando Furioso, i castelli, il labirinto, la meraviglia.
Gli studenti hanno poi elaborato altrettanti power point con una solida e consapevole ricerca virtuale, fotografica, di contenuto attivando tutte i collegamenti possibili con la storia, il luogo, il poema, la vita di Ariosto, l’ambiente naturalistico, intrecciando poesia, letteratura, arte, storia locale, nazionale europea, filosofia, ambiente, paesaggio, attualità. La forma di comunicazione del prodotto finale è stata scelta perché implica saper focalizzare contenuti ed esperienza in ogni slide, creando una rete concettuale e di immagini, con collegamenti logici e chiari che implicano il palesarsi di competenze non formali poiché tutto sia chiaro al primo impatto di uno spettatore qualsiasi.
Il lavoro è terminato con la condivisione, la socializzazione e la revisione dei loro elaborati, in classe, esposto dai singoli gruppi attraverso una lezione condotta dagli studenti.
Già questo primo Eas ha unito tutti gli studenti, recuperando chi era in difficoltà o poco motivato.
II Eas saper scrivere, raccontare e comunicare
Gli studenti hanno assistito alla lectio magistralis tenuta dal professor Gino Ruozzi (Unibo) sull’Ariosto e il suo tempo, al ridotto del teatro Romolo Valli di Reggio Emilia, dove erano esposti i costumi dell’opera Rinaldo, disegnati dal noto Pier Luigi Pizzi. Hanno documentato sia la lezione, sia i costumi con report. E’ poi proseguito il percorso di competenze comunicative con la composizione di un saggio breve: “Dal Mauriziano al parco del Rodano”; un saggio critico sulla fortuna di Ariosto da De Sanctis a Calvino: “Dall’Ottocento ad oggi chi era Ariosto?”; una fiaba dai castelli del Medioevo all’Ariosto: “La magia dello straniero”; la preparazione di un’Interrogazione( con domande e risposte):”La luna mito, realtà, follia”; un testo- narrazione presentazione: “Nicolò dell’Abate”; un’ evocazione ironico- narrativa:”Angelica e Bradamante a tu per tu”; un’intervista impossibile: “Ludovico Ariosto” e approfondimenti critici corredati da illustrazione fotografica su: “I libri dell’Ariosto”( biblioteca Antonio Panizzi- RE), i costumi dell’Ariosto( il Rinaldo- Tetrao R. Valli-RE); ”I marmi del poeta”(Antiquariun del giardino del complesso del Maruriziano, ora ai civici musei di RE)
III Eas saper documentare, scoprire e riscoprire la propria identità individuale e collettiva
Visita guidata di tutti gli studenti della IIIA, per focalizzazioni e scoperte al complesso del Mauriziano, guidati da storico Attilio Marchesini, da Selene Cabibbo, con l’ausilio di Georgia Cantoni. Nelle stanze dell’Ariosto, nel giardino, nel parco sono state recitate, lette, interpretate, narrate, spiegate, i testi elaborati in precedenza con tanto di interrogazione.
Tutto è stato documentato con foto, filmati, appunti. Grandiosa è stata la scoperta del complesso in sé, della sua storia inimmaginabilmente ricca e fascinosa. In particolare l’arco d’ingresso ad un solo fornice, il labirinto, il viale col primo museo all’aperto di reperti romani, ritrovati in quella zona, parte dell’antico sepolcreto romano ad Est della città a fianco della via Emilia, con le lapidi dei personaggi più importanti della Regium Lepidi. E, ancora il parco sito in un’area detta la piccola Venezia di Reggio, per la ricchezza di canali e rii, compreso l’Ariolo e il Rodano che lì vi scorrevano. Poi l’edificio nel suo esterno con le finestre originali, le lapidi in ricordo dell’Ariosto, all’interno le sale con affreschi storici, i camerini del poeta, gli stemmi, i camini e la piccola cappella da restaurare. Un viaggio che ha permesso di scoprire l’identità personale degli alunni e quella collettiva di una città dal Medioevo ad oggi dalla storia locale a quella nazionale ed europea.
IV Eas – Nuove tecnologie, possederle per saper restituire e donare un luogo di vita, storia, arte, cultura, natura identità, di tutti per tutti.
Un luogo può essere un laboratorio, fonte di ispirazione per interpretare il reale? Oggetti e opere d’arte che raccontano storie, vere o fantastiche diventano un modo di conoscere e conoscersi, raccontarsi e approfondire.
La risposta è sì. E, attraverso un ebook e un audiolibro la III E ha realizzato un prodotto che apre il complesso del Mauriziano a tutti per tutti. Agli spettatori la sorpresa di visitare un luogo chiuso.