Origini e formazione della città

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Nel 175 a.C., durante il secondo consolato di Marco Emilio Lepido, Reggio Emilia sembra sorgere come forum o “mercato”: il centro – come ricorda Sesto Pompeo Festo – era inizialmente noto col nome di “Forum Lepidi”. Le origini, lo sviluppo e la fortuna di Reggio non sono, quindi, legate alla creazione di una colonia a scopo militare, ma principalmente a un centro con finalità di gestione e amministrazione rurale e commerciale del territorio compreso fra le due coloniae di Parma e Modena. Il forum funge da fulcro di smistamento commerciale delle risorse del territorio, grazie al controllo e all’organizzazione di un’articolata rete di insediamenti distribuiti dal limes formato dalla dorsale appenninica alle terre bagnate dal fiume Po.
Stando a Tito Livio, Reggio sorge in un territorio precedentemente occupato da popolazioni celtiche e, prima ancora, da genti etrusche. Alcuni rinvenimenti effettuati in città, fra cui quello di un bronzetto schematico sotto Palazzo Busetti (n. 1), confermano questa antica frequentazione.

Per la fase di formazione (prima metà del II sec. a.C.), mancano strutture di riferimento, mentre evidente è l’attestazione di fosse, spesso connesse ad aree produttive. Le ceramiche rinvenute in Via Fogliani (n. 2) consentono di riconoscere, fra II e I sec. a.C., la continuità di vita di un “sostrato indigeno”, parallelamente all’arrivo di nuovi coloni latini.
Il primo “effetto” del processo di romanizzazione è rappresentato dall’introduzione del forum all’interno di un mercato “globalizzato” sotto il diretto controllo di Roma: fra II e I sec. a.C., anche a Reggio Emilia arrivano prodotti da tutto il mondo mediterraneo. Un caso emblematico è rappresentato dall’importazione di vino greco. Recentemente sono emersi numerosi esemplari di manici, con marchi di fabbrica, di anfore vinarie greco-italiche che trasportavano vino prodotto nell’isola di Rodi, il migliore sul mercato (nn. 9-13)