Prospero Minghetti
(Reggio Emilia 1786- 1853)
Venere e Amore
Anni Trenta e Quaranta del XIX secolo
Olio su tela, cm 37 x 40

Esponente del movimento neoclassico, la cui poetica ha potuto conoscere un importante sviluppo attraverso un periodo di formazione tra Bologna, Firenze, Roma, Minghetti ricopre dal 1825 alla morte la cattedra di pittura alla Scuola di Belle Arti di Reggio.
Il dipinto fa parte di un gruppo di opere dell’artista che hanno come tema figure allegoriche e mitologiche riconducibili al filone della cultura artistica romana che ha in Pelagio Palagi il più convincente protagonista nei primi anni dieci dell’Ottocento. Interpretazione di quelle inclinazioni verso il genere “grazioso” che costituivano uno degli aspetti più interessanti e vitali della poetica di Canova. Stessa temperie di gusto si avverte in queste opere di Minghetti (collocabili dopo il ritorno a Reggio Emilia, negli anni trenta e quaranta) caratterizzate da una pittura tutta di superficie, accurata nella descrizione delle figure, informata sui procedimenti tecnici della tradizione del passato, abile nel restituire correttamente panneggi, sapienti velature che ammorbidiscono i contorni del volto e impreziosiscono i particolari del vestito e degli accessori.