Gli oggetti ci parlano

Nei week end del 14 e 15 aprile e del 21 e 22 aprile 2012 i cittadini di Reggio Emilia sono stati invitati a consegnare oggetti personali degli ultimi sessant’anni inerenti a tematiche quotidiane in rapido cambiamento che hanno caratterizzato la nostra storia civica: come mangeremo, come vestiremo, come condivideremo, come parteciperemo.
La scelta degli oggetti, fatta con senso critico e legata alla memoria individuale da parte di ogni cittadino, avrebbe dovuto restituire quello che questi oggetti hanno significato in un determinato momento storico, soprattutto in un’ottica di innovazione di look, di cambiamento di abitudini alimentari, di svolta nella partecipazione politica, di apertura degli orizzonti geografici e culturali.

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    “Nel contesto dei Chiostri – affermava Italo Rota ideatore del progetto – apriamo i laboratori di riflessione sul futuro della nostra collettività e della nostra sostanza costruita, che è il luogo dove oggi viviamo e dove vorremmo continuare ad abitare e forse attirare altri umani affinché si torni a fare innovazione, a conservare le qualità che ci contraddistinguono, a continuare a produrre estetica sociale”.
    In occasione di Fotografia europea 2012 gli oggetti prestati dai cittadini sono diventati protagonisti della mostra LAVORI IN CORSO, installazione dedicata ai quattro temi enucleati che ha accolto al suo interno oggetti e racconti di personaggi insigni delle Collezioni Civiche.
    L’iniziativa ha voluto guardare, infatti, anche al futuro Museo di Palazzo San Francesco: si è inteso così sperimentare modalità di collaborazione partecipativa che aiuteranno ad incrementare le period room della seconda metà del XX secolo prossimamente allestite all’ultimo piano dei Musei.

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