2010: L’amore ci dividerà

L’amore ci dividerà

Una installazione dell’architetto Italo Rota per i Musei Civici di Reggio Emilia nell’ambito della quinta edizione di Fotografia Europea


Sabato 8 maggio a mezzanotte, nell’ambito di “Fotografia Europea 2010”, al Palazzo dei Musei (Via Spallanzani, 1), sede dei Musei Civici di Reggio Emilia, va in scena una grande festa. L’evento, realizzato dai Musei Civici, ideato da Italo Rota – accompagnato da sonorizzazioni di Carlo Antonelli, dj set Fabio De Luca, con la partecipazione speciale di Nico Vascellari – inaugura una nuova installazione che avvia il progetto culturale di riallestimento della sede museale.
L’idea è quella di animare gli spazi del cantiere dell’ultimo piano del Palazzo dove, all’insegna del motto “Il Museo è ora”, inizia il processo di intervento sul Museo che prevede diverse tappe espositive con lo scopo di sperimentare le nuove modalità di approccio alle collezioni invitando la città a un coinvolgimento che ne stimoli i contributi di creatività.
La ricchezza e varietà dei materiali conservati, il significato storico di molte raccolte fanno della sede del Palazzo dei Musei un vero e proprio “Museo dei Musei” capace oggi di rivolgersi alla città nel suo complesso, di porsi anche come luogo di sperimentazione di un modo nuovo di vivere e partecipare la cultura e la storia, volto non solo alla trasmissione di sapere ma anche alla ricerca e produzione di nuovi saperi.

L’installazione in programma sabato 8 maggio – curata dall’architetto Italo Rota, che firmerà il progetto di riallestimento complessivo del Museo – comprende dodici vetrine nelle quali gli oggetti delle diverse collezioni si aprono a domande che investono la quotidianità di tutti, esplicito riferimento a quella complessità non comprimibile così caratteristica dei nostri tempi che il Museo oggi riesce a rappresentare attraverso la realtà fisica dei propri oggetti.
La navata principale dei nuovi spazi è occupata per metà dalla spettacolare installazione “Arca di Noè”: anonimi cittadini hanno collocato sulla scena animali imbalsamati conservati nei depositi dei Musei in una veloce performance ripresa da un video che costituisce “la prima stanza” del sito del progetto del Museo, on-line a Natale, importante piattaforma di scambio che costituirà l’elemento portante della sua identità.
Al lato opposto, la Venere di Chiozza, capolavoro per eccellenza dei Musei, eletta grande progenitrice del nostro territorio, domina l’allestimento fotografico di 300 ritratti di reggiani del nostro tempo. Le stanze laterali sono dedicate a temi sollecitati dalle collezioni del Palazzo dei Musei e di particolare attualità per la cultura contemporanea, con approfondimenti sulla lettura sincronica delle espressioni artistiche delle diverse culture del mondo (Anywhere, 1850), sul rapporto con il territorio, così fondante per la nostra cultura (sono esposte alcune immagini fotografiche da “Esplorazioni lungo la Via Emilia”), con la rilettura della nostra recente storia culturale in ambientazioni d’epoca (period room dedicata al salotto dell’intellettuale reggiano degli anni sessanta).
Nel corso dell’iniziativa ideata dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese ed estesa ai musei europei “La Notte dei Musei”, la quale festeggia il suo sesto anniversario con l’apertura contemporanea e gratuita di più di 2000 musei prevista per la notte tra il 15 e il 16 maggio in tutta Europa, avrà inizio il photocontest di “L’AMORE CI DIVIDERÀ. PROVE GENERALI DI UN MUSEO”. I visitatori saranno invitati a scattare cinque immagini con cui reinterpretare l’allestimento del Museo: le immagini verranno pubblicate sullo spazio next re di facebook e costituiranno la prima sala della futura sede museale. Il photocontest continuerà fino al 13 giugno ed offrirà ad ogni partecipante un biglietto gratuito per le mostre di “Fotografia Europea 2010”.
L’originale allestimento, di grande impatto emozionale, si pone con forza in una dimensione che guarda al futuro sollecitando l’impegno e la responsabilità di ogni visitatore, chiamato ad assumersi un ruolo non solo verso il rinnovamento del museo ma anche verso la città del domani. «Il futuro – recita una citazione posta all’inizio dell’allestimento – mi interessa molto, è il posto dove dovrò passare il resto della mia vita».
L’installazione all’ultimo piano del Palazzo dei Musei rimarrà aperta, in concomitanza con la rassegna internazionale via del tutto eccezionale “Fotografia Europea 2010”, fino a domenica 13 giugno, tutti i giorni (tranne il lunedì), dalle ore 21.00 alle ore 23.00.
Italo Rota
Nato nel 1953 a Milano, Italo Rota si è laureato al Politecnico di Milano. Dopo aver vinto il concorso per gli spazi interni del Musée d’Orsay, alla fine degli anni Ottanta, si trasferisce a Parigi, dove firma la ristrutturazione del Museo d’Arte Moderna al Centre Pompidou (con Gae Aulenti), le nuove sale della Scuola francese alla Cour Carré del Louvre e la ristrutturazione del centro di Nantes. Dal 1996, vive e lavora a Milano. I lavori del suo studio variano per soggetto, scala e tipologia – dal museo alla chiesa, dal casinò all’auditorium e l’intervento urbano – rilevando sempre un approccio globale che deriva dall’esperienza degli allestimenti, degli eventi e delle strutture temporanee. Tra i principali progetti in corso: in Italia – il riassetto di Palazzo Forcella – De Seta a Palermo – Kalsa e la ristrutturazione della Stazione Marittima del Porto, sempre a Palermo; la conversione del palazzo dell’Arengario a Milano in Museo del Novecento; in India – la riconversione del complesso siderurgico di Dolvi, un tempio Indù e una residenza privata a Mumbai. In Spagna, è stato inaugurato il padiglione espositivo “Ciudades de Agua” per Expo Saragozza 2008.

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