In classe con Gaetano Chierici

Il Museo Chierici spiegato dai ragazzi: il progetto

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In occasione della V edizione del concorso per la valorizzazione dei beni artistici e culturali “Io Amo i Beni Culturali”, promosso dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali dell’Emilia Romagna, il gruppo di lavoro di competenza archeologica dell’Area Educazione dei Musei Civici di Reggio Emilia in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” (classi 2° e 3° media) di S. Ilario d’Enza – RE ha partecipato e ottenuto il finanziamento per la realizzazione di un progetto che intende valorizzare e rendere più facilmente fruibile a visitatori di ogni età e cultura una delle collezioni più antiche caratterizzanti il nostro sistema museale. Il progetto intende valorizzare il museo “Gaetano Chierici di Paletnologia”, presso i Musei Civici di Reggio Emilia, unica testimonianza superstite in Italia della museologia scientifica dell’800. La collezione è di difficile lettura al visitatore non specialista senza una mirata opera di divulgazione, normalmente svolta all’interno delle attività educative del Museo, di cui possa usufruire però anche il singolo utente che si ritrova a visitarla senza guida.

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    In questa sede sarà fatto un focus sul ricchissimo territorio di S.Ilario, che ha restituito testimonianze dal Neolitico all’età romana e che ha dato notevole impulso alle ricerche di Gaetano Chierici. Il progetto prevede la realizzazione da parte degli studenti di un nuovo metodo di comunicazione del Museo Chierici, attraverso nuove tecnologie e un linguaggio adeguato a ragazzi e famiglie. Durante l’anno scolastico, studenti e docenti saranno condotti alla scoperta e alla peculiarità di alcuni ritrovamenti con l’intento di studiare nuove forme di divulgazione adatte non solo alle scuole ma a un pubblico più ampio (singoli visitatori, famiglie etc.). A conclusione del progetto saranno realizzati QR-code che rimanderanno ad approfondimenti realizzati dagli studenti. Verrà innanzitutto presentata e illustrata la collezione Chierici ai ragazzi e ai docenti da parte di operatori archeologi specializzati dei Musei Civici. Si individueranno insieme quindi reperti o contesti archeologici che possano essere oggetto di puntuali approfondimenti e di personali elaborazioni. Gli argomenti scelti saranno discussi e analizzati insieme, studenti docenti e operatori museali, in modo da mettere in luce i punti di interesse cercando di affidare quanto più possibile ai ragazzi e alla loro inventiva le strategie di comunicazione e soprattutto i possibili collegamenti con temi di attualità. Si realizzeranno quindi delle schede di approfondimento che verranno studiate per una futura digitalizzazione delle collezioni, attraverso ricostruzioni grafiche, fotografiche e video. Saranno ovviamente privilegiate le nuove tecnologie e le tecniche di comunicazione più attuali. Verranno inoltre analizzati diversi temi che possano avere dirette implicazioni inerenti alla tutela e valorizzazione del territorio , come ad esempio quello inerente alle diverse colture agro-alimentari che hanno un profondissimo peso sia a livello economico sia culturale (come ad esempio la storia del paesaggio agrario, la viticoltura attraverso la visita alla ricostruzione di una PIANTATA romana, la storia della via Emilia etc).Ogni scheda di approfondimento avrà contenuti digitali sia di testo che di immagini/grafica. I testi saranno scritti dagli studenti, seguiti da insegnanti e operatori che avranno il preciso compito di verificare l’esattezza dei contenuti scientifici, con l’intento di rendere quanto più diretti e fruibili i temi scelti. Ogni scheda verrà associata a un QR-code esposto all’interno della collezione Chierici, in modo da costituire una didascalia interattiva a disposizione dei visitatori. Le schede saranno quindi visibili e scaricabili da tutti gli utenti del Museo e andranno a costituire un ulteriore valore aggiunto alle collezioni dei Musei Civici, da sempre attenti alle tematiche di divulgazione e alle potenzialità educative implicite nelle collezioni.Il progetto costituirebbe inoltre una prima fase di necessaria trasformazione delle modalità di comunicazione delle collezioni e potrebbe essere di stimolo per completare e arricchire ulteriormente i metodi di comunicazione del museo.
    Divulgazione dell’eccezionale patrimonio archeologico conservato nelle vetrine originali del Museo di Storia Patria, attraverso nuovi linguaggi e nuovi stimoli, più immediati e di più ampia fruibilità. Valorizzazione delle potenzialità storico-demo-etno-antropologiche del ricchissimo territorio di Sant’Ilario d’Enza. Presa di coscienza e conseguente condivisione della ricchezza culturale del territorio da parte dei ragazzi, al fine di stimolare un maggior senso di appartenenza e radicamento nei confronti della comunità e del luogo in cui si vive. Accrescere le competenze, non solo di temi curriculari e storici, dei ragazzi, che dovranno studiare una modalità di comunicazione che prevederà un approccio interdisciplinare e quindi più attuale e più comunicativo (grafica, informatica, fotografia, video etc.). Stimolare la capacità inventiva, creativa e le potenzialità dei singoli ragazzi, ma soprattutto il progetto intende creare un senso di gratificazione per gli studenti attraverso la realizzazione pratica e la divulgazione delle loro ricerche.
    Il ruolo degli studenti è centrale nella realizzazione del progetto: a loro è affidata la scelta dei reperti o dei contesti di scavo da approfondire, a loro la scelta delle modalità più efficaci per la comunicazione e la divulgazione delle ricerche, e sempre a loro è affidata la stesura delle schede di approfondimento didattico e la creazione dei QR – code che verranno sistemati in collezione.

    NERO+fondo bianco