Reggio Romana

Mosaici

Il patrimonio di pavimenti venuti alla luce in città è assai ricco, sia qualitativamente che quantitativamente. Ai cocciopesti, spesso arricchiti da tessere e schegge di marmo o anche associati ad emblemata musivi, si affiancano semplici pavimenti in mattoni o mattonelle laterizie, mosaici in bianco e nero o policromi ed anche alcuni sectilia.
Il repertorio decorativo, prevalentemente geometrico, privilegia alcuni motivi assai diffusi (come la stella formata da otto losanghe) e soprattutto suscettibili di una vasta gamma di variazioni; scarsi gli esempi di mosaico figurato.
Tipica dell’edilizia di Regium è la dilatazione degli ambienti di soggiorno e di ricevimento: tra i ritrovamenti pavimentali spiccano mosaici di medie e grandi dimensioni (anche superiori agli 80 mq.), spesso piuttosto ricchi ed eleganti, la cui omogeneità decorativa, fondata su motivi semplici e ripetitivi, faceva sì che i vani di appartenenza non risultassero connotati nel senso di una utilizzazione unica e specifica. Nella domus scavata nell’area compresa tra le vie San Rocco ed Emilia Santo Stefano, una delle più interessanti e note della città romana, mentre nella zona anteriore, più vicina alla strada, si trovano grandi pavimenti musivi (tra cui un bellissimo scutulatum), pertinenti a settori di rappresentanza, la parte più interna dell’edificio vede una serie di vani di servizio pavimentati in cocciopesto disporsi intorno a un cortile che ospita anche un forno.
Un vano con funzione di cubiculum, rinvenuto in una domus situata in via San Carlo, ha restituito una pavimentazione a mosaico geometrico in bianco e nero, integra, che si espone al centro della sala.

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