Gaetano Chierici

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Gaetano Chierici era un paletnologo e un etnologo nato a Reggio Emilia nel 1819 e morto il 3 gennaio 1886.
Era l’ultimo di 11 figli e fu indirizzato a studi artistici, ma abbandonò la scuola perché era più dotato per gli studi classici.
Seguì per breve tempo le lezioni dai Gesuiti.
Chierici nell’Aprile del 1836 fino al Novembre del 1838 frequentò il collegio del seminario, da cui uscì sacerdote nel Maggio del 1842.
Dal 1844 al 1846 compì numerosi viaggi che hanno suscitato in lui una profonda e duratura passione per l’archeologia.

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    Dopo la guerra per rendere la Lombardia indipendente dagli Austriaci, si allontanò dalla politica militare per interessarsi unicamente agli studi archeologici.
    Fu uno dei fondatori della paletnologia italiana, poiché per primo dette l’esempio di rigorosi scavi stratigrafici, e di larghe comparazioni etnografiche.
    Scoprì nel reggiano i primi villaggi dell’età della pietra levigata e comparando la pianta delle capanne alle grotticelle sepolcrali di Pianosa, di Sicilia e del Portogallo riconobbe in quelle stazioni un popolo ch’egli chiamò Iberico o Ligure.
    Distinse, comprese l’importanza e contribuì notevolmente allo studio dell’età eneolitica (Età del Rame), periodo compreso tra il neolitico e l’età del bronzo.
    Con importanti osservazioni contribuì alla teoria delle terramare, e nel 1871, per primo attribuì le terramare agli Italici, notando i punti di contatto che esse avevano con le città italiche dei tempi preistorici; egli vide altresì le affinità dei terramaricoli con le popolazioni Laziali del primo periodo del ferro.
    Si deve al Chierici la creazione del primo nucleo di collezioni dei Musei Civici di Reggio Emilia; fondò e diresse con Pigorini e con Strobel il Bollettino di Paletnologia Italiana.
    Gaetano Chierici fu prete cattolico per scelta e vocazione e pur subendo negli anni esclusioni e punizioni non abbandonò mai la chiesa ne la fede.
    Fu insegnante sia nelle discipline umanistiche che in quelle matematiche.
    Fu anche un rivoluzionario.
    Di giorno era un prete e un paletnologo e di notte, vestito di nero e incappucciato, andava alle riunioni dei rivoluzionari.
    Gaetano Chierici appoggiava la teoria dell’evoluzione e questo, spesso gli causava scontri e litigi con il papa.
    Chierici morì nel 1886 di polmonite, si ammalò durante gli scavi ma non volle lasciare il sito, la malattia peggiorò fin a portarlo alla morte.