Enrico Manzini

METICOLOSO E DILIGENTE

Enrico di Geremia e Lucia Camurani, nato il 17 febbraio 1850, non fu fortunato.
Una salute cagionevole condizionò la sua brevissima vita. Compì gli studi ginnasiali presso il seminario vescovile, segnalandosi solamente per l’indole docile, meticolosa e diligente. Queste caratteristiche lo fecero trasferire all’istituto tecnico per conseguire il diploma in ragioneria, ma i numeri l’annoiavano assai. La frequentazione dello zio Cav. Angelo Camurani, autore della gustosa cronaca reggiana, lo indirizzò agli studi storici. La mancanza di prospettive future lo fece ripiegare sul passato. Per superare i suoi limiti scrisse di uomini illustri. Compì un viaggio a Roma e Firenze, la sua attenzione fu attratta soprattutto da monumenti funebri e cenotafi. Ebbe un incontro con il grande astronomo conterraneo Padre Angelo Secchi, ma parlarono di meteorologia.
Ci ha lasciato un numero ingente di opuscoli ed articoli di giornale, ma soprattutto un ponderoso tomo “Memorie storiche dei Reggiani più illustri” di cui sono meticolosamente raccolte ben 174 bio-bibliografie di uomini eminenti nelle scienze, nelle lettere, nelle arti”. A corredo di quest’opera collezionò circa 60 ritratti degli illustri reggiani.
Enrico Manzini morì quietamente il 19 ottobre 1877 a soli 27 anni 8 mesi e 2 giorni. Il fratello Domenico donò la raccolta di ritratti al Museo nel 1883. (A.M.)
Dove: For inspiration only, Diorama A