BRENTADORI E FACCHINI
Un tempo i “Facchini” erano assai importanti nella vita quotidiana della città. Già nel 1318 è ricordata la corporazione dei “Brentadori”, letteralmente coloro che lavorano con la brenta. Brenta è quel grosso recipiente di legno che, assicurato alle spalle da due cinghie in cuoio, permette di trasportare grandi quantità di liquidi, di granaglie e di qualsiasi tipo di merci minute. Questi “Brentadori” operavano soprattutto in rapporto al mercato pubblico che si teneva nella piazza maggiore del Comune. Era quindi conveniente per loro, o per chiunque abbisognasse del loro servizio, avere un luogo di riferimento comodo ove li si potesse reperire.
Venne raggiunto un accordo col Comune che affidò in uso alla corporazione due botteghe con l’affaccio sulla piazza. In cambio di questa concessione i “Brentadori” si impegnarono a garantire la presenza continua, giorno e notte, di due di loro nella sede, a disposizione delle autorità. Inoltre tutta la corporazione garantiva di accorrere, con gli strumenti necessari, ovunque scoppiasse un incendio in città.
In poche parole i “Brentadori” ed i loro naturali eredi i “Facchini” costituirono il primo corpo di Vigili del Fuoco.
Sino al 1815 la volta che unisce il Palazzo Municipale alla Sala del Tricolore era conosciuta con nome di “Volta dei Brentadori” a ricordo della sede di questa corporazione.